Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esamina il caso di quegli Enti che, già in possesso della personalità giuridica, siano stati iscritti al RUNTS per il consolidarsi del silenzio assenso.
Cosa devono fare gli Uffici RUNTS per completare gli accertamenti dei requisiti previsti dalla riforma del terzo settore?
Cosa devono fare gli uffici dei registri regionali e prefettizi delle persone giuridiche di cui al DPR 361/2000?
Cosa devono fare gli Enti interessati, a seguito delle richieste ricevute dagli Uffici Runts?
Cosa succede se gli Enti non hanno i requisiti minimi richiesti dalla riforma del Terzo Settore?
La chiusura della fase di popolamento del RUNTS, attraverso la trasmigrazione e la successiva istruttoria, rappresenta il punto di partenza per un continuo e progressivo innalzamento del livello qualitativo delle informazioni fornite attraverso il Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore.
Il fatto che le informazioni confluite risultino incomplete e non aggiornate, non rappresenta una sua inaffidabilità, ma dimostra la disomogeneità, la pluralità e la incompletezza dei dati presenti nei registri soppressi, cui la riforma del terzo settore, con l’istituzione e gestione di un Registro Unico, ha voluto porre rimedio.
Chiude così la nota del MLPS del 2 dicembre 2022, con la quale il Ministero ha fornito indicazioni in merito alla iscrizione al RUNTS per silenzio assenso, degli Enti (Odv e Aps) già in possesso della personalità giuridica sulla base della normativa fissata dal DPR 361/2000.
Ma ripercorriamo con ordine le indicazioni fornite dalla nota del MLPS.
Il termine dei 180 giorni a disposizione degli Uffici RUNTS
Lo scorso 7 novembre 2022, considerando il periodo di sospensione, si è compiuto il decorso dei 180 giorni entro il quale gli Uffici RUNTS, a seguito della trasmigrazione e delle istruttorie, avrebbero dovuto invitare OdV e Aps, con o senza personalità giuridica, a modificare i propri statuti o a fornire altri