Anomalie dati IVA 2019: come il contribuente può mettersi in regola

di Federico Gavioli

Pubblicato il 10 novembre 2022

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento con il quale ha previsto le modalità con le quali sono messea disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni IVA trasmesse telematicamente e i dati della dichiarazione IVA 2019 da cui risulterebbero delle anomalie.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento il 4 novembre 2022 avente ad oggetto la comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra i dati della dichiarazione IVA e l’importo delle operazioni IVA trasmesse telematicamente.

 

Anomalie dati IVA 2019: cosa prevede la normativa di riferimento

anomalie dati iva 2019Per favorire una proficua collaborazione tra Fisco e contribuente e promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari (la cosiddetta tax compliance), l’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di iniziative.

Prima fra tutte, la condivisione delle informazioni con il contribuente, al quale viene data la possibilità di consultare i dati e gli elementi in possesso dell’Agenzia sulla propria posizione tributaria.

Per raggiungere questo obiettivo, l’Agenzia ha predisposto e sta inviando vari tipi di comunicazioni: dalle lettere per ricordare gli adempimenti dichiarativi a quelle indirizzate ai contribuenti titolari di partiva Iva.

La legge di Stabilità 2015, all’articolo 1, comma 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, prevede che con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate siano individuate le modalità con le quali gli elementi e le informazioni, di cui ai commi 634 e 635,  del medesimo articolo, sono messi a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza.

In particolare, con il presente provvedimento sono dettate le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni IV