La strategia dell'Agenzia entrate per i prossimi controlli fiscali 2021

In occasione di una recente audizione al Senato del direttore nazionale/generale dell’Agenzia delle entrate sono state esposte le strategie digitali e le priorità fiscali per i controlli ed accertamenti 2021/2023.

controlli fiscali 2021In occasione di una recente audizione al Senato del direttore nazionale/generale dell’Agenzia delle entrate sono state esposte le strategie digitali e le priorità fiscali per i controlli ed accertamenti 2021/2023.

La principale esigenza manifestata è stata quella della dotazione all’Agenzia di soluzioni tecnologiche innovative per un Fisco al servizio dei contribuenti, basato sulla semplificazione, l’evoluzione telematica dei servizi e l’interoperabilità dei data base.

Uno degli obiettivi poi è quello di raggiungere entrate complessive di 14miliardi di euro con l’attività di contrasto all’evasione, sostanzialmente le stesse cifre di quanto incassato dall’Agenzia entrate per l’anno 2019… Nel 2021…!! Con la crisi che è arrivata causa pandemia… incassare (portare via dalle tasche dei contribuenti) gli stessi importi del 2019 anno precedente al Covid-19?? Mah…

Il piano delle performance fissa a 90.000 l’obiettivo del numero dei controlli riservati alle imprese con volume d’affari inferiore a 5,164 milioni di euro.

Non molti come numero… quindi elevati come importi?

La digitalizzazione, secondo il direttore, “è un obiettivo che l’Unione europea in primis ci chiede di perseguire, in un contesto in cui la cooperazione tra Stati europei (ma anche tra Stati extraeuropei), nonché la condivisione di informazioni di interesse reciproco, sono sempre di più indispensabili”.

 

Le principali direttrici

Le direttrici su cui l’Agenzia basa la propria strategia digitale sono:

  • la digitalizzazione dei servizi all’utenza;
  • la valorizzazione del patrimonio informativo;
  • l’interconnessione digitale con gli attori esterni;
  • il digital workplace, la digitalizzazione dei processi e degli strumenti di lavoro;
  • la cybersecurity;
  • la protezione dei dati;
  • l’integrazione con le iniziative della complessiva digitalizzazione della PA.

 

Ampliamento dei servizi digitali agli utenti

Sono tre le direttrici su cui si svilupperanno i rapporti con l’utenza: il canale telematico per la fruizione dei servizi fiscali, l’accesso programmato agli uffici basato sull’appuntamento e l’assistenza telefonica diffusa di primo contatto.

Si tratta di potenziare e mettere a sistema le soluzioni innovative dell’interlocuzione a distanza sperimentate con successo nella fase emergenziale come i sistemi di videochiamata, appuntamenti telefonici, chat.

Servizi digitali più completi e innovativi, quindi, per cittadini, imprese, intermediari e pubbliche amministrazioni.

L’Agenzia sta per mettere in linea un nuovo portale dei servizi telematici in cui le informazioni e i servizi oggi disponibili saranno più integrati e personalizzabili in base alle esigenze dell’utente.

È prevista in terzo luogo, un’assistenza, ai contribuenti che punta al digitale, con servizi di qualità senza la necessità di recarsi presso gli uffici.

In sostanza, il concetto di “sportello fisico” deve quindi evolvere verso quello di “sportello virtuale”, al quale il cittadino può accedere attraverso più canali, scegliendo come e quando fruire dei servizi.

La digitalizzazione interesserà anche i processi rilevanti ai fini Iva.

Basti pensare ai i flussi dei dati che pervengono tramite la fatturazione elettronica e dei corrispettivi telematici, la cui trasmissione è ormai obbligatoria dal primo gennaio 2021.

 

Utilizzo dei database per gli accertamenti fiscali

Attività di controllo sempre più mirate e affinate grazie ai data base e agli strumenti informatici.

Un ampio patrimonio informativo costantemente incrementato sia dai dati che l’Amministrazione acquisisce direttamente nell’ambito dei processi amministrativi (fiscali e immobiliari) di propria competenza, sia dai flussi informativi provenienti da enti.

Attraverso gli applicativi informatici progettati e gestiti a livello centrale e in uso alle Direzioni regionali e provinciali dell’Agenzia, ogni direzione provinciale può effettuare autonome attività di analisi di rischio e intercettare fenomeni evasivi o di frode caratterizzanti il proprio territorio, calibrando così le proprie attività di controllo e i successivi accertamenti.

Il patrimonio informativo è utilizzato anche per intercettare specifici ulteriori fenomeni evasivi e fraudolenti, predisponendo le liste di posizioni da sottoporre a controllo a livello locale.

Al riguardo, l’Agenzia è impegnata a realizzare una complessiva strategia di sviluppo di tecniche di analisi sui cosiddetti “big data”, finalizzata a superare i tradizionali controlli basati sugli “incroci” a favore di approcci innovativi e diversificati.

Sono previsti sia investimenti infrastrutturali, per rendere ancora più fruibile e tempestivo l’accesso e la gestione dei flussi delle informazioni (ad esempio archivio dei rapporti finanziari, fatturazione elettronica e corrispettivi), sia investimenti in software sempre più sofisticati.

Sarà poi potenziato l’accesso ai dati dell’Agenzia per le pubbliche amministrazioni e gli enti (così finalmente – ci auguriamo – l’Agenzia entrate non chiederà più ai contribuenti documenti già in possesso delle pubbliche amministrazioni, con conseguente perdite di tempo e quindi costi burocratici; cosa che già non dovrebbe fare…).

Per far fronte alla crescente domanda di accesso alle banche dati, l’Agenzia con il partner tecnologico Sogei, intende promuovere, laddove possibile, nuove modalità di interazione digitale con pubbliche amministrazioni, contribuenti e intermediari.

Nell’ambito del Piano triennale per l’informatica nella Pa, l’Agenzia è focalizzata sull’attività di valorizzazione del patrimonio informativo attraverso l’utilizzo di soluzioni metodologiche e tecnologiche innovative connesse all’analisi avanzata dei dati.

Fra le principali iniziative recentemente realizzate dall’Agenzia, il direttore ha ricordato l’Analisi “Big Data” per le strutture centrali.

Si tratta di una piattaforma tecnologica (“data lake”) per analizzare con facilità diverse tipologie di dati, strutturati e non strutturati, storici e attuali, che apre nuovi scenari di analisi; il Network Analysis (Sna), un progetto che mira a dotare l’Agenzia di soluzioni tecnologiche innovative per l’analisi del rischio, focalizzata sull’evidenza delle relazioni e utile al contrasto ai fenomeni evasi, elusivi e fraudolenti.

Nell’attuale contesto socio-economico, infatti, un numero sempre più significativo di ambiti di analisi riguarda lo studio del comportamento dei soggetti.

La piattaforma offre strumenti di analisi specializzata che richiedono competenze specifiche e una formazione ad hoc del personale.

Viene ricordato infine dal direttore nazionale l’ambizioso progetto dell’Agenzia, selezionato e finanziato dall’Unione europea, finalizzato a innovare i processi di valutazione del rischio di non-compliance.

Si tratta, in sintesi, di introdurre, sperimentare e utilizzare le tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization, per realizzare un sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione.

Fonte: Senato della Repubblica – VI Commissione Finanze e tesoro – Audizione del Direttore dell’Agenzia delle entrate Avv. Ernesto Maria Ruffini – Progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica del settore fiscale

 

A cura di Vincenzo D’Andò

Lunedì 8 marzo 2021

 

Informazioni liberamente estrapolate dal Diario Quotidiano di CommercialistaTelematico

 

Mini Master Online
Il restart degli accertamenti e dei controlli fiscali: la difesa del contribuente

Percorso di aggiornamento sulla difesa del contribuente, in occasione del riavvio delle attività di accertamento e controllo fiscale

Marzo – Aprile 2021

in collaborazione con
Studio Legale Avv. Carlo Nocera

in fase di accreditamento per Commercialisti

 

Introduzione al percorso

Il 2021 rappresenta la data di “ripartenza” dei controlli e degli accertamenti fiscali e della riscossione oggetto di sospensione, come noto, nel corso del 2020 a causa dell’emergenza Covid-19.

I numeri degli atti da notificare sono impressionanti: avendo riguardo agli avvisi di accertamento, alle cartelle e agli avvisi di pagamento della riscossione e agli “avvisi bonari”, si possono stimare almeno 8 milioni di provvedimenti in arrivo.

Per queste ragioni proponiamo un percorso di aggiornamento sulle tematiche della difesa del contribuente che, attraverso 4 moduli da 4 ore ciascuno, intende porre il Professionista nella condizione di avere piena cognizione degli strumenti a sua disposizione, al fine di dispiegare un’efficace difesa avverso gli atti contenenti la pretesa del Fisco, a partire dalla fase del procedimento di controllo sino all’eventuale rilievo penale delle condotte tributarie.

Ogni argomento sarà trattato con piglio pratico, ma pur sempre approfonditamente, e verrà altresì analizzato alla luce della più recente giurisprudenza di legittimità, per permettere al Professionista l’acquisizione di un indirizzo puntuale per procedere più efficacemente nella fase difensiva.

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