Il bonus di cui al decreto Cura Italia, in favore di chi ha lavorato in sede nel mese di marzo è ancora oggetto di discussioni e domande: l’ultima in ordine di tempo riguarda la spettanza o meno dell’incentivo economico per le giornate di attività sindacale svolte.
Bonus Covid 100 euro: premessa
Il premio di 100 euro istituito dall’art. 63 del D.L. n. 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni con L. n. 27 del 24 aprile 2020 comporta l’erogazione di tale importo ai soggetti che hanno continuato a lavorare durante la prima fase emergenziale di marzo 2020.
La disposizione prevede infatti che:
“Ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, con un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro, spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese”.
Tale importo, i cui dettagli per l’erogazione sono stati stabiliti con la Circolare n. 8/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate, prevede che il premio spetti in relazione ai giorni di presenza in sede rispetto a quelli lavorabili da contratto collettivo (o individuale, se deroga al contratt