In questo articolo analizziamo, la risposta all’interpello n. 407 del 10 ottobre 2019, che fornisce i chiarimenti riguardanti la contabilizzazione del mancato conseguimento di proventi ed attività finanziarie divenute inesistenti.
Deducibilità attività finanziarie inesistenti: il quesito proposto
Una società esercita l'attività di holding industriale. L'interpellante rappresenta di aver ceduto a società BETA, nel corso dell'esercizio 2006, il 100 per cento delle quote di partecipazione nella società GAMMA, "contabilizzando un provento regolarmente assoggettato a tassazione".
Parte della liquidità incassata quale corrispettivo della predetta cessione è stata investita in attività finanziarie, affidandola in gestione ad un promotore finanziario.
Scrittura contabile anno 2006
DESCRIZIONE |
DARE |
AVERE |
Immobilizzazioni finanziarie |
x |
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Banca c/c |
|
x |
Nel corso del tempo, ALFA ha contabilizzato i plusvalori relativi a tali attività finanziarie, sulla base della documentazione bancaria ricevuta "attraverso il Consulente"; tali plusvalori, "regolarmente assoggettati a tassazione", sono stati reinvestiti per il tramite del medesimo promotore finanziario.
Scrittura contabile anni 2007/2017
DESCRIZIONE |
DARE |
AVERE |
Banca c/c |
y |
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Plusvalenze finanziarie |
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y |
Immobilizzazioni finanziarie |
y |
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Banca c/c |
|
y |
La società scopriva nel 2018 che la documentazione bancaria ricevuta relativa ai proventi conseguiti dai predetti investimenti finanziari "era stata artatamen