Cedolare secca: governo con Agenzia delle entrate per il no all’aliquota del 21% per i locatari imprese

Il governo è pronto a richiedere l’intervento delle sezioni Unite della cassazione per determinare un orientamento nelle decisioni dei giudici circa la cedolare secca a imprese. Lo ha riferito il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nel corso di un’interrogazione in commissione finanze del Senato sull’interpretazione restrittiva dell’Agenzia delle entrate. Il caso tratta di una pronuncia della Corte di cassazione che riconosceva la facoltà del locatore di optare per la cedolare secca anche nell’ipotesi in cui il conduttore, pur operando nell’esercizio della sua attività di impresa o professionale, stipuli un contratto di locazione ad uso abitativo, per mettere l’unità abitativa a disposizione dei propri dipendenti o collaboratori. L’Agenzia delle entrate, di contro, aveva dichiarato che l’orientamento di legittimità non era del tutto condivisibile lì dove non valorizzava adeguatamente la circostanza che il legislatore ha espressamente previsto che l’opzione per la cedolare secca può essere esercitata anche per le unità immobiliari abitative locate nei confronti di cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. Questa eccezione confermerebbe la regola per cui il locatario dovrebbe essere un soggetto che non agisce nell’esercizio dell’attività di impresa.

26 settembre 2025