Il superminimo individuale è uno strumento molto utilizzato; quali sono le corrette modalità di assegnazione, anche ai fini della sua assorbibilità?
Il compenso mensile spettante al dipendente è formato in primo luogo dagli elementi di base che sono parte integrante della busta paga in ossequio al principio costituzionale di retribuzione sufficiente. Oltre a minimo tabellare, indennità di contingenza, scatti di anzianità ed altri elementi fissi previsti dalla contrattazione collettiva nazionale, territoriale o aziendale, è possibile arricchire il cedolino con somme accessorie, come i superminimi, individuali o collettivi.
Questi ultimi si definiscono come voci della retribuzione che si aggiungono agli importi previsti dalla contrattazione collettiva.
Dal momento che la giurisprudenza di Cassazione ammette la possibilità di ridurre il superminimo a seguito di aumenti retributivi, sorge il problema di come redigere correttamente il contratto o la lettera di assegnazione, in modo da evitare controversie con i dipendenti.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Superminimo individuale o collettivo
Il compenso aggiuntivo riconosciuto a titolo di superminimo può essere di tipo:
- Individuale;
- Collettivo.
Nella prima ipotesi la fonte regolatrice della s