Come conciliare esigenza di controllo aziendale e diritti dei lavoratori? L’uso del GPS nelle auto aziendali dovrebbe permettere al datore di lavoro di monitorare gli spostamenti dei dipendenti, ma sempre nel rispetto di precisi limiti a tutela della privacy. Vedremo come lo Statuto dei Lavoratori ne regola l’installazione, l’obbligo di informativa sulla privacy e i principi di liceità e proporzionalità.
Talvolta nei rapporti di lavoro è previsto, a titolo di fringe benefit, l’utilizzo dell’auto aziendale. Lo strumento è assai conveniente al dipendente, che potrà infatti ad esempio giovarsi di benzina pagata (sotto forma di rimborso in busta paga) e non dovrà preoccuparsi della revisione del veicolo e dei relativi costi. La parte economica, legata alla manutenzione e all’utilizzo della macchina, sarà infatti a carico dell’azienda.
D’altro lato il datore di lavoro potrà – e avrà l’interesse ad – installare strumenti di geolocalizzazione all’interno dell’auto aziendale, per verificare il corretto e diligente adempimento della prestazione di lavoro e al fine di garantire la massima efficienza all’attività.
Di seguito ne parleremo e vedremo insieme, anche e soprattutto, i limiti a tale potere datoriale. Ecco cosa sapere in proposito.
Uso del GPS su auto aziendale: il contesto di riferimento
Con frequenza oggi le aziende si servono di strumenti per contro