Il decreto di Riforma della Riscossione introduce nuove regole per la rateazione delle cartelle esattoriali a partire dal 2025. Fino al 31 dicembre 2024, le attuali norme consentono dilazioni fino a 72 rate per importi inferiori o pari a €120.000, con requisiti documentali per somme superiori. Scopriamo come cambieranno le tempistiche di rateizzazione delle cartelle esattoriali e dei carichi iscritti a ruolo: si potranno gradualmente richiedere piani di rateizzazione più lunghi nel tempo. Saranno utili gli schemi proposti, riassuntivi delle future tempistiche di riscossione.
Il decreto attuativo della riforma della riscossione ha innovato la materia della rateazione delle cartelle di pagamento e degli importi affidati in carico agli agenti della riscossione in caso di atti esecutivi.
L’attuale normativa sulla rateazione delle cartelle
Le modifiche decorreranno dal 1° gennaio 2025: fino alla fine di quest’anno resteranno quindi ferme le regole già note circa gli importi, i tempi, le modalità e le condizioni della dilazione.
In altre parole, come si può riscontrare dalle tabelle A e B, la situazione fino al 31 dicembre 2024 resta così caratterizzata:
- se l’importo da rateizzare è pari o inferiore a Euro 120.000, è possibile chiedere all’Agente della Riscossione fino a 72 rate mensili di uguale ammontare. Per formulare tale richiesta non è necessario presentare alcuna documentazione specifica a corredo della prima: basta infatti che il contribuente dichiari semplicemente di trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà a pagare l’ammontare recato dalla cartella di pagamento o affidato all’agente della riscossione per veder accogliere la richiesta.
In particolare, nella propria domanda, l’interessato indica il numero di rate desiderato; spetta poi all’agenzia della riscossione stabilire quante concederne e la relativa scadenza mensile.
È opportuno segnalare che il tetto di Euro 120.000 non va riferito alla debitoria complessiva del debitore, ma alle sole partite oggetto della singola richiesta di dilazione;
- se, invece, l’importo da rateizzare, come sopra indicato, supera l’importo di Euro 120.000 è necessario che all’Agenzia della Riscossione sia presentata, unitamente alla domanda una documentazione specifica, che trova la propria origine nelle direttive interne dell’Agenzia stessa.
La documentazione è differente a seconda della natura del soggetto istante:-
- le persone fisiche e gli imprenditori individuali in regimi fiscali semplificati devono allegare la certificazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)) del nucleo familiare;
- gli imprenditori individuali e le a società di persone in contabilità ordinaria nonché le società di capitali devono riportare l’indice di liquidità in base all’ultimo bilancio approvato e depositato che va quindi considerato in rapporto al debito da rateizzare.
Anche in questa fattispecie il numero massimo di rate mensili richiedibili è di 72 il che presuppone una durata massima di rateizzazione di sei anni.
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