Una delle ultimissime scadenze tributarie di ciascun periodo di imposta è quella dell’acconto I.V.A. il cui termine è fissato al 27 dicembre di ciascun anno. Il calcolo si basa su tre metodi alternativi: storico, previsionale e delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre.
L’acconto IVA 2023 è un versamento anticipato dell’imposta sul valore aggiunto, che i contribuenti devono effettuare entro il 27 dicembre 2023.
Si applica a tutti i soggetti passivi IVA, sia mensili che trimestrali, qualora l’importo sia superiore a 103,29 euro.
L’acconto IVA può essere calcolato con tre metodi:
- il metodo storico;
- il metodo previsionale
- metodo delle operazioni effettive.
Vediamo in cosa consistono questi singoli metodi e quali sono le differenze.
I 3 metodi di calcolo dell’acconto IVA 2023
Metodo storico
Il metodo storico consiste nel versare un importo pari all’88% dell’IVA dovuta per nel mese di dicembre dell’anno precedente (per i soggetti mnesili) oppure quella dovuta nel quarto trimestre dell’anno precedente (per i soggetti trimestrali); il calcolo dell’88% va fatto sull’importo al lordo dell’acconto versato per l’anno precedente.
Questo metodo è il più semplice e sicuro, in quanto si basa sui dati effettivi della dichiarazione IVA dell’anno precedente.
Tuttavia, questo metodo può essere svantaggioso se il volume d’affari dell’anno in corso è inferiore a quello dell’anno precedente, in quanto si rischia di versare un acconto eccessivo e chiudere pertanto a credito, sborsando un importo superiore al necessario.
In pratica, la base di calcolo dell’acconto 2023 sarà data dalla somma del debito I.V.A. a saldo per il periodo di imposta 2022, maggiorato dell’eventuale acconto I.V.A. versato per l’anno 2022.
Metodo previsionale
Il metodo pre