Gli incentivi al fotovoltaico dopo il decreto competitività

la conversione in legge del Decreto Competitività interviene con modifiche molto rilevanti sul sistema di incentivazione fiscale degli impianti di energia rinnovabile

Incentivi al fotovoltaico

L’articolo 26 della Legge di conversione del Decreto Competitività interviene con modifiche molto rilevanti sul sistema di incentivazione degli impianti di energia rinnovabile.

La norma si compone di una prima parte di misure volte a generare tagli all’incentivazione degli impianti fotovoltaici di grossa taglia, e di una seconda parte che riguarda invece tutti i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili che beneficiano di incentivi pluriennali.

I commi da1 a 6 dell’articolo 26, impongono una riduzione annua degli incentivi erogati agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW, lasciando ai produttori la scelta tra tre opzioni:

  • estensione di 4 anni del periodo di incentivazione con una riduzione dell’incentivo;

  • mantenimento del periodo di erogazione ventennale con una riduzione percentuale dell’incentivo per tutto il periodo di incentivazione;

  • mantenimento del periodo di erogazione ventennale con una riduzione percentuale dell’incentivo solo per un primo periodo di incentivazione con recupero successivo.

La seconda parte dell’articolo 26 (commi 7-13) prevede la possibilità per i beneficiari di incentivi pluriennali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cedere una quota fino all’80% degli incentivi per le fonti rinnovabili a operatori finanziari internazionali attraverso un’asta organizzata dall’Autorità per l’energia. Alle quote di incentivi cedute agli acquirenti selezionati non si applicano, a decorrere dalla data di cessione, le rimodulazioni precedenti. Peraltro, tale possibilità di cessione è subordinata alla verifica da parte del Ministero dell’Economia della compatibilità degli effetti delle operazioni sottostanti sui saldi di finanza pubblica.

 

13 ottobre 2014

Fabio Federici