La pretesa fiscale sottostante un avviso di accertamento deve essere motivata, il Fisco deve sempre motivare l’accertamento spiegando le ragioni e perché non ha accolto le eventuali giustificazioni proposte dal contribuente.
Prendendo spunto da una recente sentenza di Cassazione, analizziamo quali sono gli obblighi dell’ufficio impositore e quali valutazioni può fare il Giudice, il quale non è obbligato a seguire le circolari amministrative dell’Agenzia dell Entrate.

Il principio è contenuto nella recente sentenza n. 16003/2019 della Cassazione da cui emerge che il giudice non è obbligato, altresì, a seguire le circolari amministrative dell’Agenzia ma può attribuire alle stesse rilevanza probatoria nel contesto di un quadro induttivo.
Avviso di accertamento fiscale: normativa
L’art. 38 del Dpr n. 600/1973 contiene disposizioni sull’accertamento sintetico, consentendo all’ufficio finanziario di determinare induttivamente gli elementi di capacità contributiva individuando un numero di “campioni significativi di contribuenti”, a condizione che il reddito complessivo ecceda di almeno un quinto di quello dichiarato. In tal caso l’ufficio deve invitare il contribuente a fornire dati e notizie rilevanti per l’accertamento e avviare la procedura di accertamento con adesione.
L’art. 39 del Dpr. n. 600/1973, invece, disciplina il potere di accertamento dell’ufficio finanziario che in presenza di irregolarità contabili può procedere ad accertamento analitico, utilizzando gli

