La tutela del know-how e delle informazioni riservate è cruciale per il vantaggio competitivo delle imprese. Scopriamo come strumenti come i cosiddetti NDA (Non-Disclosure Agreement) e clausole di confidenzialità proteggono dati sensibili, garantendo sicurezza nelle collaborazioni commerciali e strategie per prevenire rischi di divulgazione o uso improprio. Una rassegna delle principali giurisdizioni estere ci aiuterà meglio nella comprensione della tematica.
La tutela del know-how e delle informazioni riservate è un tema di notevole interesse per le odierne imprese. In particolare, il know-how si riferisce alla tutela giuridica e contrattuale delle conoscenze tecniche, delle esperienze, delle procedure aziendali e delle informazioni strategiche non brevettate che costituiscono un vantaggio competitivo per un’azienda. Il know-how comprende, ad esempio, procedure di produzione, formule, processi innovativi, strategie di mercato, liste di clienti, e altre informazioni riservate che, se rivelate, potrebbero danneggiare l’impresa.
A differenza dei brevetti, che garantiscono una tutela pubblica e formale delle invenzioni, il know-how rimane tutelato mediante misure di riservatezza e accordi di non divulgazione, come gli NDA (Non-Disclosure Agreements). Strumenti contrattuali come i Non-Disclosure Agreements (NDA) e le clausole di confidenzialità garantiscono una tutela del patrimonio informativo aziendale durante le trattative e i rapporti commerciali.
Gli NDA, accordi di non divulgazione, sono utilizzati per regolare lo scambio di informazioni tra le parti, stabilendo i limiti all’uso delle informazioni riservate e le conseguenze in caso di violazione. Tali accordi consentono di definire con chiarezza quali dati siano considerati confidenziali, il periodo di protezione e le modalità di restituzione o distruzione delle informazioni al termine del rapporto.
Parallelamente, le clausole di confidenzialità possono essere integrate all’interno di contratti più ampi, come quelli di licenza, distribuzione o joint venture, aggiungendo uno strato di sicurezza per la protezione di informazioni privilegiate.
Strumenti di tutela: NDA e clausole di confidenzialità
La garanzia del know-how e delle informazioni riservate richiede l’adozione di strumenti contrattuali che garantiscano il rispetto della riservatezza e limitino l’uso improprio dei dati condivisi tra le parti.
I principali strumenti giuridici utilizzati per tutelare tali asset sono i Non-Disclosure Agreements (NDA) e le clausole di confidenzialità inserite nei contratti commerciali.
Entrambi gli strumenti, se correttamente predisposti, possono prevenire la divulgazione non autorizzata di informazioni riservate, proteggendo così il patrimonio conoscitivo delle imprese.
Non-Disclosure Agreement (NDA): struttura e finalità
Gli NDA sono accordi contrattuali attraverso i quali una parte (la parte rivelante) condivide informazioni confidenziali con un’altra parte (la parte ricevente), imponendole l’obbligo di mantenere la segretezza e di non utilizzare le informazioni per scopi diversi da quelli concordati. La loro applicazione avviene in ambito di trattative commerciali, partnership, fusioni e acquisizioni, e sviluppo di progetti tecnologici.
Gli NDA possono essere unilaterali, quando solo una delle parti trasmette informazioni riservate, o bilaterali, quando entrambe le parti condividono reciprocamente informazioni. Esistono anche NDA multilaterali, utilizzati in contesti più complessi che coinvolgono più attori, come joint ventures o consorzi per progetti di ricerca e sviluppo.
La tutela del know-how aziendale richiede non solo l’impiego di strumenti contrattuali, come NDA e clausole di riservatezza, ma anche l’adozione di misure tecniche aziendale adeguate e un approccio organizzativo mirato alla riservatezza. Le aziende devono introdurre misure come la crittografia dei da