La sostenibilità non è più solo un’opzione, ma una necessità per le imprese moderne. Gli obiettivi ESG stanno ridefinendo il concetto di profitto, integrando valori etici e sociali. I nuovi Orientamenti del Comitato Notarile delle Tre Venezie forniscono un quadro per l’implementazione di clausole ESG negli statuti societari. Ma tali clausole sono compatibili con lo scopo di lucro che caratterizza le società commerciali?
Scopriamo come queste clausole possono creare valore sostenibile nel lungo periodo.
Il concetto di sostenibilità, oggi, non rappresenta una moda o una mera opzione, ma una necessità concreta per le imprese moderne. La crescente attenzione agli obiettivi ESG ha portato molti soggetti a riformulare il concetto di “profitto” alla luce di nuovi valori etici e sociali.
Il Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie ha pubblicato, nell’ottobre 2023, i nuovi Orientamenti Societari che contengono particolari novità sui temi ESG e sulle cosiddette clausole di sostenibilità, affermando che:
“sono legittime le clausole dell’atto costitutivo/statuto che, fermo restando quanto espressamente disposto dall’art. 41 della Costituzione, dettano specifiche regole etiche e/o di sostenibilità da rispettare nella gestione della società, anche a scapito della massimizzazione dei profitti e dell’efficienza produttiva”.
Analizzando i sei Orientamenti, raggruppati nella sezione AB, emerge un assetto sistematico che integra sia pratiche di soft law, come le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance in ambito di sostenibilità, applicabile su base volontaria dalle società quotate nell’MTA, e le policy di stakeholder engagement, sia principi di hard law.
Questi ultimi includono le disposizioni della Legge sulle Società Benefit (come l’inserimento del beneficio comune nell’oggetto sociale e il bilanciamento tra gli interess