Editoria: in scadenza le domande di finanziamento il 19 novembre 2024

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ha fissato al 19 novembre 2024 la scadenza per la presentazione delle domande di contributo per le imprese editoriali che hanno investito in tecnologie innovative nel 2023. Le agevolazioni mirano a supportare l’innovazione nel settore. Scopriamo i dettagli e come accedere ai finanziamenti.

Il Ministero del Imprese e del made in Italy, con il comunicato del 17 ottobre 2024, ha reso noto che le imprese editoriali di quotidiani e periodici, le agenzie di stampa e le emittenti televisive e radiofoniche hanno tempo dal 28 ottobre 2024 e fino al 19 novembre 2024 per presentare le domande per finanziare gli investimenti in tecnologie innovative realizzati nel 2023.

Le disposizioni applicative per accedere ai contributi del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria per l’anno 2023 sono state adottate con il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 4 luglio 2024.

 

La normativa generale sul finanziamento del settore editoria: punti focali

Le risorse economiche messe a disposizione

scadenza domande finanziamento editoriaLe risorse stanziate ammontano a 55 milioni di euro ovvero:

  1. 10 milioni di euro per le imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa;
  2. 45 milioni di euro per imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive (20 milioni di euro per i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali, 15 milioni per gli FSMA operanti in ambito locale, 10 milioni per i titolari di concessioni radiofoniche, i fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB).

 

Soggetti che possono accedere all’agevolazione

Sono interessate alla presentazione delle relative istanze di contributo le imprese editrici di quotidiani e periodici, le agenzie di stampa, gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva che nel 2023 hanno realizzato investimenti in tecnologie innovative e in possesso dei seguenti requisiti:

  1. per le imprese editrici di giornali e periodici e agenzie di stampa:- indicazione nella visura del Registro delle imprese dei seguenti codici ATECO per attività prevalente: per le imprese editoriali di quotidiani: 58.13 (edizione di quotidiani); – per le imprese editoriali di periodici: 58.14 (edizione di riviste e periodici); – per le agenzie di stampa: 63.91 (attività delle agenzie di stampa); -scrizione al ROC per le emittenti televisive e radiofoniche;
  2. per le emittenti televisive e radiofoniche:
      • possesso di titoli autorizzatori in corso di validità, ai sensi delle delibere AGCOM 353/11/CONS e 664/09/CONS per i rispettivi ambiti di competenza, nel 2023;
      • per i Fornitori di Servizi di Media Audiovisivi (FSMA) sia nazionali che operanti in ambito locale, la corretta e continuativa diffusione dei marchi associati alle numerazioni LCN di cui si è titolari;
      • per i soggetti titolari di concessioni radiofoniche, i fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, la corretta e continuativa diffusione dei programmi e dei contenuti radiofonici riconducibili alla concessione e/o all’autorizzazione di cui si è titolari;
      • per gli investimenti sostenuti dai consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, attraverso società mandatarie in esclusiva, l’espressa previsione nello statuto della società mandataria che ha sostenuto le spese;
      • indicazione nel Registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 60.10 (trasmissioni radiofoniche); 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive).

Nota: tutte le imprese devono inoltre poter dimostrare i seguenti requisiti:

  • avere la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;
  • la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
  • il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

 

Tipologie di Progetti finanziabili

Come detto in premessa le domande presentate devono fare riferimento a investimenti in tecnologie innovative realizzati nel 2023 e il progetto deve essere asseverato da un professionista iscritto all’Albo degli Ingegneri nel settore degli Ingegneri dell’Informazione o da un professionista Perito industriale laureato iscritto all’Albo professionale nella specifica sezione di specializzazione pertinente al progetto (il pagamento delle fatture può essere intervenuto anche successivamente all’anno 2023, purché entro la data di presentazione della domanda di contributo).

Sono ammesse le spese effettuate in esecuzione di un contratto di leasing finanziario mentre non sono ammesse le spese riferibili ad un contratto di leasing operativo o di noleggio.

L’asseverazione del professionista deve attestare la rispondenza del progetto alle finalità di ammodernamento tecnologico, la riferibilità degli investimenti effettuati allo stesso progetto nonché indicare le dotazioni tecniche antecedenti agli investimenti effettuati e le motivazioni della realizzazione degli stessi (l’asseverazione non deve essere giurata ma va sottoscritta digitalmente dal professionista).

Nota: a titolo di esempio si fornisce un elenco delle spese ammissibili al contributo a seconda della tipologia di soggetto richiedente.

  1. imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa:
      • investimenti in tecnologie volte a garantire un adeguato presidio delle cybersecurity;
      • investimenti in infrastrutture tecnologiche datacenter e in cloud per incrementare l’efficienza, la facilità d’uso e l’accessibilità dei prodotti editoriali;
      • investimenti in software che consentano di veicolare i contenuti editoriali e i format su canali diversi di distribuzione per raggiungere nuovi target;
      • investimenti in nuove tecnologie per la produzione, diffusione e gestione di contenuti editoriali multimediali o altri formati digitali in linea con le evoluzioni del mercato;
      • investimenti in software per editoria;
      • investimenti in applicativi di intelligenza artificiale;
      • investimenti in applicativi per la tutela della proprietà intellettuale e dell’autenticità delle fonti in caso di produzione e distribuzione di contenuti generati mediante intelligenza artificiale; 
      • investimenti in mixer audio/video HD, telecamere HD/4K con eventuali ottiche HD, encoder HD per i collegamenti alla rete di trasmissione, matrici HD/4K, apparati e sistemi di storage per archivio di contenuti;
      • investimenti per l’applicazione delle tecnologie 5G broadcast/multicast;
      • investimenti per la produzione e distribuzione di contenuti in realtà virtuale, realtà aumentata e mixed reality;
      • investimenti in nuovi sistemi editoriali che stimolino l’interazione con l’utenza;
      • investimenti in infrastrutture di telecomunicazioni di lunga distanza ad alta velocità;
      • investimenti in soluzioni basati su tecnologie cloud.
  2. spese ammesse per le emittenti televisive e radiofoniche:
      • investimenti in apparati in bassa frequenza, compresi sistemi di collegamento da esterno per dirette televisive, destinati alla realizzazione dei programmi in HD o tecnologie superiori; 
      • investimenti in mixer audio/video HD, telecamere HD/4K con eventuali ottiche HD, encoder HD per i collegamenti alla rete di trasmissione, matrici HD/4K, apparati e sistemi di storage per archivio di contenuti;
      • investimenti per l’applicazione delle tecnologie 5G broadcast/multicast e dell’intelligenza artificiale per la produzione e distribuzione dei contenuti;
      • investimenti per la produzione e distribuzione di contenuti in realtà virtuale, realtà aumentata e mixed reality;
      • investimenti relativi ad apparati in alta frequenza per le trasmissioni radiofoniche digitali;
      • investimenti per l’adeguamento, innovazione ed estensione delle reti di diffusione locali e nazionali T-DAB già in esercizio da parte dei consorzi operanti in tecnica DAB finalizzati a migliorare, in ogni condizione operativa e metereologica, la continuità di servizio delle reti radiofoniche digitali;
      • investimenti in infrastrutture di telecomunicazioni di lunga distanza ad alta velocità; – investimenti in soluzioni per la fornitura di prodotti e servizi media e audiovisivi basati su tecnologie cloud;
      • investimenti in ricerca e sviluppo relativi ai sistemi di diffusione radiofonica in tecnica digitale T DAB, in modalità multichannel, anche destinati al servizio EWS – Warning Emergency System e Breake inn, realizzati dai consorzi operanti in tecnica DAB;
      • investimenti in applicativi di intelligenza artificiale e tecnologie emergenti per il contrasto alla disinformazione.

 

Ammontare dei contributi

Il contributo è pari al 70% delle spese sostenute (al netto dell’IVA) e non è cumulabile con altri benefici economici concessi per le medesime iniziative da leggi statali e regionali (è fatta salva la cumulabilità con il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0).

Nel caso in cui il totale dei contributi richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, si procederà al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto.

Il contributo è erogato, al netto delle ritenute erariali, mediante accredito sul conto corrente intestato al beneficiario e dichiarato nella domanda di accesso.

 

La presentazione delle domande di accesso al contributo

Occorre ricordare che la domanda di accesso al contributo deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, esclusivamente con firma CadES e che è previsto l’invio di una sola domanda per ogni soggetto richiedente.

Le domanda di contributo possono essere presentate con le seguenti modalità operative:

  1. imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa: la presentazione è possibile a far data dalle ore 10.00 del 28 ottobre 2024 alle ore 17.00 del 19 novembre 2024 accedendo al portale impresainungiorno.gov.it e cliccando sul link “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria”“Contributo straordinario per gli investimenti in tecnologie innovative 2023” del menù “Servizi on line.
  2. imprese del settore dell’editoria radiofonica e televisiva: dalle ore 10.00 del 28 ottobre 2024 alle ore 15.00 del 19 novembre 2024 sulla piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo http://fondoeditoria.mise.gov.it.

Nota: si rammenta che per presentare le domande occorre essere in possesso dello SPID ovvero della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE). In caso di errore, per tutta la durata di apertura dello sportello, è possibile presentare una nuova domanda che annulla la precedente.

 

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Celeste Vivenzi

Sabato 9 novembre 2024