Il diritto di precedenza può essere esercitato dai lavoratori a tempo determinato anche durante il contratto, senza aspettarne la fine. La Cassazione ha confermato questa interpretazione, applicabile anche alla normativa vigente, offrendo nuove prospettive per i dipendenti.
Il diritto di precedenza può essere legittimamente esercitato dal dipendente a tempo determinato anche in costanza del rapporto di lavoro senza che sia necessario attendere la cessazione del contratto.
Questo, in sintesi, il pensiero della Corte di cassazione, Sezione Lavoro.
Una pronuncia che, sebbene riguardante la normativa di cui all’abrogato Decreto legislativo 6 settembre 2001 numero 368, può a tutti gli effetti trovare applicazione nei confronti del vigente Decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81 che disciplina l’esercizio del diritto di precedenza da parte dei lavoratori con contratto a termine.
Analizziamo la questione in dettaglio.
I fatti all’origine della controversia: contestazione della mancata applicazione del diritto di precedenza
La controversia all’esame della Cassazione trova origine nel ricorso di una lavoratrice avverso la sentenza della Corte d’appello di Venezia del 17 giugno 2019, in cui il giudice di merito ha:
- Escluso la possibilità di esercizio del diritto di precedenza in costanza del rapporto di lavoro;
- Ritenuto, in relazione al periodo successivo alla cessazione d