Nell’era telematica sono frequenti i casi in cui una dichiarazione venga respinta dal sistema, ossia scartata. Analizziamo le conseguenze pratiche di tale fattispecie e l’applicabilità della previsione che considera tempestivo il reinvio entro cinque giorni anche alla dichiarazione tardiva.
Come noto, secondo la prassi le dichiarazioni trasmesse entro i termini di legge ma scartate dal servizio telematico possono considerarsi tempestive a condizione che siano ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data della comunicazione del sistema che attesta il motivo dello scarto.
La procedura in caso di dichiarazione scartata
Ricordiamo che le comunicazioni o ricevute di avvenuta presentazione vengono emesse per ciascun file sia nel caso in cui l’invio sia andato a buon fine sia in caso di scarto per presenza di errori. Esse contengono: i dati del contribuente e dell’eventuale intermediario, i principali dati contabili, le segnalazioni di errori, i motivi per l’eventuale scarto della dichiarazione, il protocollo attribuito al file dal servizio telematico.
E se la dichiarazione scartata era tardiva?
La domanda che ciclicamente si pone è se sia applicabile tale regime derogatorio dei cinque giorni non solo al termine di presentazione della dichiarazione, ma anche ai novanta giorni canonici per la presentazione della dichiarazione cosiddetta tardiva.
Ci si riferisce, in sostanza, alla fattispecie grazie alla quale, la dichiarazione presentata con un ritardo non superiore a novanta giorni è tardiva (ma non omessa).
Al riguardo, giurisprudenza e prassi sono concordi nell’escludere che tale termine di tolleranza si applichi al termine per presentare la dichiarazione tardiva: le dichiarazioni oggetto di scarto possono dunque essere ripresentate nei successivi cinque giorni solamente nell’ipotesi in cui la dichiarazione scartata fosse stata presentata con tempestività. La ratio della interpretazione sta nella natura di norma in deroga.
Un piccolo esempio: dichiarazione tardiva IVA 2024
Facendo un esempio, relativo alla dichiarazione Iva 2024 per l’anno 2023, abbiamo che tale modello andava presentato entro il 30 aprile 2024. Considerando i novanta giorni per la tardiva, il termine ultimo sarà il 29 luglio 2024.
Pertanto, se il 29/7 avviene lo scarto della dichiarazione, non si potrà considerare tempestivo il nuovo invio del 3 agosto 2024, essendo appunto i cinque giorni di tolleranza applicabili solo alla scadenza naturale del 30/4.
Danilo Sciuto
Mercoledì 8 maggio 2024