La sua estraneità all'accertamento societario non si ritiene ipotizzabile...
E’ particolarmente interessante esaminare la sentenza della Corte di Cassazione del 18 febbraio 2020, che ha ritenuto legittimo l’accertamento personale in capo al socio – al 95% - di una società a ristretta base azionaria, fondato sull’atto societario divenuto definitivo per omessa impugnazione, atteso che “non può ritenersi estraneo all’accertamento svolto nei confronti della società anzidetta, per non avervi egli preso parte”.
Legittimità accertamento su redditi di socio di società a ristretta base azionaria: il fatto
Il contribuente propone ricorso per cassazione nei confronti di una sentenza della CTR della Campania, di rigetto del suo appello avverso una decisione della CTP di Napoli, che aveva respinto il suo ricorso avverso un avviso di accertamento IRPEF 2010, per maggiori redditi attribuitigli, quale socio al 95% di una s.r.l. a ristretta partecipazione sociale, nei cui confronti erano stati accertati, in via definitiva, maggiori ricavi.
Davanti ai massimi giudici, il contribuente lamenta che erroneamente la CTR aveva ritenuto che i costi fiscalmente indeducibili della s.r.l., di cui era socio al 95%, fossero costi inesistenti, che potevano dar luogo, oltre che ad utili extracontabil