Credito d'imposta per il Sud: le modalità acquisto beni strumentali nuovi

un breve ripasso del funzionamento del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali da parte di imprese site nelle regioni meno sviluppate del Sud Italia

umbrella-1600488_1280Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale del 4 gennaio 2017 definendo le modalità che consentono alle Pmi delle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e delle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna) lutilizzo delle risorse del Pon Imprese e Competitività 2014-2020 per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive e termini di utilizzo delle risorse.

Il provvedimento definisce, quindi, le modalità per la valutazione di eleggibilità dei progetti d’investimento all’utilizzo delle risorse Pon e di comunicazione del provvedimento di utilizzo delle risorse, nonché degli adempimenti successivi alla sottoscrizione e degli ulteriori obblighi per le imprese beneficiarie.

Ricordiamo che, il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise e Sardegna) è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2016, che lo rende operativo dall’1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019.

Lo strumento è operativo dal 30 giugno 2016. Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’ADE (provvedimento Agenzia Entrate del 24 marzo 2016).

Nello specifico, possono beneficiare del credito d’imposta Pon le piccole e medie imprese che, come detto, hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dallo stesso articolo e relativi a:

  • ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro);

  • esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca;

  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione;

  • riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Solo i progetti di investimento delle Pmi del Mezzogiorno che soddisfano i predetti criteri di ammissibilità sono sottoposti ad apposita istruttoria da parte della Direzione generale per gli incentivi alle imprese, che ne valuta la cofinanziabilità con le risorse del Pon IC.

Le imprese interessate devono presentare, a partire dal 30 giugno 2016 e fino al 31 dicembre 2019, esclusivamente in via telematica, la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, approvata con provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 24 marzo 2016.

Il beneficiario può utilizzare il credito solo in compensazione, presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

La compensazione del credito può essere esercitata a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito. Il codice tributo da utilizzare allo scopo è il “6869”, istituito con la Risoluzione n.51/E del 4 luglio 2016.

L’ammontare del credito utilizzato in compensazione, anche in più soluzioni, non può eccedere l’importo risultante dalla ricevuta dell’Agenzia delle entrate, pena lo scarto del modello F24.

25 gennaio 2017

Giovanna Greco