Ministero del Lavoro: firmato il Decreto attuativo del Bonus Donne

Il nuovo Bonus Donne è ormai vicino all’operatività: firmato il decreto attuativo, si attende solo l’intervento dell’INPS per rendere effettivo lo sgravio contributivo. La misura sostiene le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratrici svantaggiate. A quanto ammonta il beneficio? Quali sono gli obblighi del datore di lavoro?

Bonus Donne 2025: al via lo sgravio per le assunzioni femminili

decreto attuativo bonus donneVolendo adattare la storia del Bonus Donne ad un film potremmo dire che siamo (finalmente) alle battute finali.

Dopo essere stato introdotto con il Decreto Coesione (D.L. 7 maggio 2024, n. 60), lo sgravio previsto per le assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, è subordinato all’adozione di un apposito decreto ministeriale attuativo e della successiva circolare / messaggio INPS.

Con la news del 14 aprile 2025 (pubblicata sul portale istituzionale “lavoro.gov.it – Stampa e Media – Comunicati”) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso nota la firma del decreto interministeriale di attuazione del Bonus Donne, ora al vaglio degli organi di controllo.

Questo significa che, una volta pubblicato l’apposito DM, mancheranno solo le istruzioni INPS per poter procedere all’applicazione dello sgravio nel calcolo dei contributi previdenziali.

Analizziamo la questione in dettaglio.

 

Cosa prevede il Decreto Coesione?

L’articolo 23 del Decreto – legge 7 maggio 2024, n. 60 (convertito con modificazioni dalla Legge 4 luglio 2024, n. 95 e ribattezzato DL Coesione) al fine di favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, anche nell’ambito della Zona economica speciale (ZES unica) per il Mezzogiorno, introduce uno sgravio contributivo a beneficio dei datori di lavoro privati.

La misura agisce diminuendo i contributi previdenziali a carico azienda, con conseguente riduzione del costo personale, calcolati con riguardo alle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 di lavoratrici in possesso di determinati requisiti personali e professionali.

Il bonus non opera con riguardo ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

Per quanti mesi opera lo sgravio?

La riduzione dei contributi previdenziali, conseguente all’assunzione di donne “svantaggiate”, opera per 24 mesi decorrenti dalla data dell’evento incentivato.

A quanto ammonta il Bonus Donne?

Il beneficio economico spettante all’azienda si quantifica nell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico della medesima, calcolati sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali della lavoratrice.

Lo sgravio (che non si estende a premi e contributi dovuti all’INAIL) è soggetto a un limite di importo mensile pari a 650,00 euro per singola lavoratrice.

Per quali lavoratrici spetta lo sgravio?

Come anticipato in premessa, lo sgravio ha l’obiettivo di incentivare l’occupazione delle lavoratrici cosiddette “svantaggiate”, attraverso una riduzione del costo del personale a carico azienda, conseguente alla loro assunzione.

Il bonus spetta in relazione alle assunzioni a tempo indeterminato di, in alternativa:

  1. donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della ZES unica per il Mezzogiorno (ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’UE) ovvero operanti nelle professioni e settori di cui all’articolo 2, punto 4), lettera f), del regolamento (UE) numero 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, annualmente individuati con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze;
  2. donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Stando alle anticipazioni fornite dal Ministero del Lavoro nella news del 14 aprile 2025, i datori di lavoro privati hanno la possibilità di accedere al bonus anche in maniera retroattiva, con riguardo alle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024, limitatamente alle donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi (lettera b dell’elenco).

Nessun dettaglio (al momento) per le assunzioni di donne disoccupate da almeno 6 mesi (lettera a). Sul punto si attende la pubblicazione del decreto ministeriale.

Quali lavoratrici portano in dote il bonus all’azienda?

Età

Prive di impiego regolarmente retribuito da almeno

Altre condizioni

Qualsiasi

6 mesi

Residenza nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica, rappresentata da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)

Operanti nelle professioni e nei settori caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere

24 mesi

Nessuna

 

Incremento occupazionale

Le assunzioni di donne “svantaggiate” devono in ogni caso comportare un “incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza” tra:

  • Il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese;
  • Il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Per i dipendenti a tempo parziale, il calcolo è ponderato in ragione del rapporto tra il numero delle ore pattuite e le ore che costituiscono l’orario normale di lavoro dei dipendenti full-time.

L’incremento occupazionale è considerato al netto delle diminuzioni degli occupati verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile ovvero facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto.

 

Conclusioni

In attesa della pubblicazione del DM attuativo e delle istruzioni INPS necessarie all’applicazione del Bonus Donne in busta paga, i datori di lavoro possono far tesoro delle anticipazioni fornite dal Dicastero di Via Veneto nella news del 14 aprile 2025.

In particolare la conferma che, con riguardo alle assunzioni di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, lo sgravio opera anche in maniera retroattiva per gli eventi di assunzione che si collocano dal 1° settembre 2024 in poi.

 

Paolo Ballanti

Venerdì 9 maggio 2025

 

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