Il fenomeno della non conoscenza in azienda. Quali sono i vincoli ed i limiti deterrenti alla creazione della conoscenza?

Verso una nuova cultura aziendale: il ruolo della conoscenza nello sviluppo imprenditoriale

In letteratura economico – aziendale esistono molte ricerche empiriche che analizzano i processi di generazione e condivisione della conoscenza quale aspetto determinante per lo sviluppo quali-quantitativo aziendale. In effetti, molti progetti di consulenza, a parere di chi scrive, si basano anche su nuovi metodi di gestione basati proprio sulla capacità di apprendimento dell’organizzazione e delle persone, sia a livello macro, meso e micro-sistemico.

A fronte di ciò, sempre a parere di chi scrive, da una parte esiste e sussiste un approccio orientato a capire il modo in cui all’interno dell’azienda si possa creare, diffondere ed accumulare la conoscenza analizzando le fonti e le competenze delle risorse; dall’altra, sono rari i meccanismi di analisi di tutte quelle variabili e di tutti quei fattori che generano non-conoscenza, generando circoli viziosi basati sulla “non conoscenza imprenditoriale”.

È indubbio il periodo decadente che stiamo vivendo e che si traduce in una profonda crisi intellettuale sul sistema economico, a livello nazionale ed anche a livello locale. In tale contesto le conoscenze, i saperi, le competenze e le esperienze sono fattori fondamentali che svolgono, o dovrebbero svolgere, un ruolo critico per arginare e risolvere fenomeni di crisi.

Si necessita di una nuova cultura basata non solo sul sapere e sulla conoscenza tecnica ma anche basata su una capacità intellettuale in grado di potere andare ben oltre la risoluzione della crisi. È indubbio che serva nuova cultura aziendale, ma è altrettanto indubbio che serva una nuova cultura generata dal sistema, dalle organizzazioni che dal livello micro (realtà locali) si espande a livello meso (relazioni tra imprese