E’ operativa la maxi deduzione del costo del lavoro in caso di incremento occupazionale stabile, ma solo per l’anno d’imposta 2024. Vediamo in pratica quali sono le assunzioni che fanno accedere al beneficio previsto.
Come noto, il Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha emanato le indicazioni per l’applicazione, nel 2024, della maxi deduzione del costo del lavoro.
Si rammenta che la disposizione è stata introdotta dall’art. 4 del D.lgs. n. 216/2023 che ha introdotto, per il solo periodo d’imposta periodo 2024, una specifica agevolazione riferita alle nuove assunzioni di lavoratori che sostituisce l’agevolazione ACE.
Maxi-deduzione costo lavoro 2024: approfondimento della normativa
Soggetti ammessi al beneficio
L’agevolazione in oggetto spetta ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni per le nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (imprese individuali; – società di persone ed equiparate; – esercenti arti e professioni, anche in forma associata).
Per gli Enti non commerciali l’agevolazione spetta in relazione alle assunzioni intervenute nell’attività commerciale eventualmente svolta il cui costo risulti “da separata evidenza contabile”.
Nota: sono escluse le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa (concordato preventivo, concordato minore, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, accordi/piani di ristrutturazione da cui deriva l’estinzione dell’impresa).
Sono inoltre escluse le imprese che non determinano un reddito d’impresa (agricolo con tassazione catastale), i soggetti che determinano il reddito con criteri forfettari, le associazioni che hanno optato per il regime di cui alla Legge n. 398/91.
Infine,