Dal 21 febbraio scorso è operativo l’Albo dei certificatori dei crediti d’imposta “ricerca e sviluppo, innovazione e design”, la piattaforma che consente a persone fisiche, imprese, università ed enti di ricerca, in possesso dei requisiti tecnici, di registrarsi e, quindi, iscriversi all’“elenco” istituito presso la direzione generale per la Politica industriale, la Riconversione e la Crisi industriale, l’Innovazione, le Pmi e il Made in Italy presso il ministero delle Imprese.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto 21 febbraio 2024, di attuazione del Dpcm 15 settembre 2023 recante la disciplina per la certificazione del credito di imposta in materia di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Con il Dpcm 15 settembre 2023 (G.U. n. 258 di sabato 4 novembre 2023) , in vigore dal 19 novembre, è istituito l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni attestanti la qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica di cui ai commi 200, 201 e 202, legge di Bilancio 2020, veicolata nella legge 160/2019, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta nelle misure stabilite dai commi da 203 a 203-quater della stessa norma, di quelle relative alle attività di ricerca e sviluppo (articolo 3, Dl n. 145/2013), e anche della qualificazione delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica, per il riconoscimento del credito d’imposta in misura maggiorata (comma 203, quarto periodo, e commi 203-quinquies e 203-sexies del Bilancio 2020).
Albo dei certificatori: cosa prevede il Decreto del Made in Italy?
Il Decreto del 21 febbraio del Ministero delle Imprese reca disposizioni in materia di modalità informatiche e termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’Albo dei certificatori, di regole e procedure per la verifica delle domande di iscrizione, di formazione, aggiornamento e gestione dello stesso, di modalità informatiche attraverso le quali le imprese richiedono l’accesso alla procedura ed individuano il certificatore, i certificatori inviano al Ministero delle imprese e del made in Italy la certificazione rilasciata e l’eventuale ulteriore documentazione richiesta, di modalità per il versamento al bilancio dello Stato dei diritti di segreteria stabiliti per la cert