Approfondiamo i nuovi obblighi a cui sono soggetti dal 2024 i prestatori di servizi di pagamento per quanto riguarda le operazioni transfontaliere: i dati riguardanti operazioni e beneficiari saranno trasmessi all’Agenzia delle Entrate per essere utilizzati in contrasto all’evasione fiscale.
Dal 01.01.2024 sono entrate in vigore le disposizioni contenute nel D.Lgs. 153 del 18 ottobre 2023 che impongono ai prestatori di servizi di pagamento (PSP) una serie di obblighi con riferimento alla conservazione e comunicazione dei c.d. pagamenti transfrontalieri: i prestatori dei servizi dovranno conservare la documentazione contenete informazioni su beneficiari e transazioni, che saranno poi trasmesse all’Agenzia delle Entrate che, a sua volte, le condividerà nel sistema elettronico centrale di info sui pagamenti, Central electronic system of payment information (CESOP) in modo da creare le condizioni per permettere gli incroci necessari in ambito UE per contrastare le frodi IVA negli acquisti transfrontalieri.
Servizi di pagamento transfrontaliero: comunicazione e conservazione
Un pagamento si considera transfrontaliero quando il pagatore è localizzato in uno Stato membro dell’Unione Europea e il beneficiario è localizzato in un altro Stato membro, in un territorio terzo o in un paese terzo.
Dal 1° gennaio 2024 tutti gli organismi individuati nell’art. 1 comma 1, lettera g) del D.Lgs. 11/2010, tra cui gli istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento, banche e intermediari finanziari, sono tenuti a conservare i dati sugli acquisti transfrontalieri relativi a ciascun trimestre e a trasmetterli all’Agenzia.
L’obbligo si applica solo se nel trimestre