Il factoring è una interessante modalità per finanziare le attività imprenditoriali; oggi dedichiamo un intervento ad alcune particolarità fiscali del contratto. Alla cessione di credito nel factoring e retrocessione dei crediti precedentemente ceduti, rilevanti ai fini iva, l’imposta di registro si applica in misura fissa?
Opera l’alternatività IVA – imposta di registro, anche se l’IVA non è corrisposta, perché l’operazione è esente? Cerchiamo di far chiarezza su questi e altri dubbi…
Con riferimento alla cessione di credito nel factoring e retrocessione dei crediti precedentemente ceduti, rilevanti ai fini IVA, l’imposta di registro si applica in misura fissa?
Opera l’alternatività IVA – imposta di registro, anche se l’IVA non è corrisposta, perché l’operazione è esente?
Il contratto di cessione di credito nel factoring è assoggettato all’imposta di registro in misura proporzionale, non rientrando nel campo di applicazione dell’Iva?
La cessione di credito, configurando un’operazione esclusa dal campo di applicazione dell’IVA in forza dell’art. 2, comma 3, lett. a), del D.P.R. n. 633 del 1972, soggiace all’applicazione dell’imposta di registro in misura proporzionale?
È illegittimo l’avviso di liquidazione notificato al notaio[1] con cui l’Amministrazione procede a recuperare l’imposta di registro su un atto di retrocessione di crediti in esecuzione di un contratto di factoring?
Sussiste la responsabilità, a titolo di imposta di registro, del notaio rogante un atto pubblico ovvero autenticante una scrittura privata, relativamente agli atti enunciati?
Qualora in un atto notarile vengano enunciate disposizioni di altri atti, scritti o verbali, posti in essere dalle medesime parti, ma non già registrati, l’imposta dovuta deve qualificarsi come imposta principale?
Le cessioni di crediti rientrano in ambito IVA, sia pure in regime di esenzione, se costituiscono operazioni finanziarie effettuate dietro corrispettivo?
In quest’ultimo caso, per effetto dell’articolo 40 del Tur, sarà applicata l’imposta di registro in misura fissa?
Sussiste la necessità di tassare separatamente i due atti (cessione del credito e garanzia reale) che:
“…pur essendo collegati, restano, comunque, distinti ed autonomi dando vita ad una fattispecie negoziale costituita da più cause di cui ciascuno realizza una parte”?
Qualora il creditore voglia ottenere un finanziamento per il quale paga una commissione che si atteggia come un vero e proprio pagamento di interessi, il factoring costituisce una vera e propria operazione finanziaria esente da IVA?
Il contratto di cessione di crediti, che dia luogo ad operazioni di natura non finanziaria, è operazione esclusa dal campo di applicazione dell’IVA, con conseguente applicazione dell’imposta di registro nella misura proporzionale dello 0,50%?
È legittima la richiesta di tassazione per enunciazione di un negozio avente ad oggetto la cessione di credito?