In sede di discussione in Parlamento per la conversione in Legge del Decreto Legge n. 52/2022 (Decreto Aiuti), è stata inserita nella Legge di conversione una misura una tantum da corrispondere ai lavoratori dipendenti che svolgono attività di lavoro part-time con la modalità ciclica verticale; con una simile misura, tali soggetti potrebbero ricevere un bonus di 550 euro una tantum.
Nuovo bonus una tantum nella Legge di conversione del Decreto Aiuti
Il Decreto Aiuti, in sede di conversione in legge, prevede un bonus di 550 euro per i lavoratori titolari di contratto di lavoro a tempo parziale (part time) ciclico verticale, se nel corso del 2021 non hanno lavorato in via continuativa almeno per un mese.
Come noto infatti, la Legge di Bilancio 2022, Legge n. 234/2021, ha istituito presso il Ministero del Lavoro un fondo per assicurare sostegno economico ai lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclo verticale per gli anni 2022 e 2023.
Il Decreto Aiuti, D.L. n. 52/2022, approvato ieri dal Parlamento, prevede quindi una nuova tipologia di aiuto nei confronti di questi di lavoratori, ossia la corresponsione di un bonus una tantum per un importo pari a 550 euro.
Ciò significa che i lavoratori che svolgono un part time ciclico verticale potrebbero ottenere un bonus di 550 euro direttamente dall’Istituto Previdenziale, previa domanda del lavoratore, che dovrà essere trasmessa all’Istituto.
Tale misura dovrà, comunque, essere considerata una misura sperimentale e temporanea.
Chi potrà accedere al bonus destinato ai lavoratori part-time?
I soggetti destinatari di tale bonus di 550 euro sono i soggetti che svolgono la propria prestazione lavorativa solamente in alcuni giorni del mese o in alcuni mesi dell’anno.
Ad esempio, rientrano in tale condizione quei lavoratori che prestano la loro attività lavorativa solamente in alcuni giorni a tempo pieno, mentre in altre giornate non svolgono la propria prestazione lavorativa.
A tal proposito è opportuno segnalare che già la Legge di Bilancio 2021 si è occupata di tali lavoratori, prevedendo il riconoscimento pieno dei periodi lavorati ai fini previdenziali.
In conseguenza di ciò, si conteggiano da un punto di vista assicurativo tutte le settimane coperte dal contratto di lavoro.
Il nuovo bonus segue la stessa linea di dare risalto a tali lavoratori, penalizzati da uno svolgimento del lavoro particolare e a tratti penalizzante.
Per poter accedere a tale bonus è però necessario rispondere ad alcuni specifici requisiti, ossia:
- che il part-time ciclico nell’anno 2021 sia stato svolto con la presenza di periodi di almeno un mese continuativo interamente non lavorato, e di periodi non lavorati complessivamente non inferiori a 7 e non superiori a 20 settimane;
- non essere titolari alla richiesta del bonus di altri rapporti di lavoro dipendente, di NASpI o di trattamenti pensionistici.
NDR. Scopri qui come funziona la trasformazione di contratto di lavoro in part time
A cura di Antonella Madia
Venerdì 15 Luglio 2022