Forse uno degli strumenti al servizio dell’imprenditore più fraintesi e storpiati del nostro tempo. Spesso il Business Plan viene richiesto all'imprenditore dall’istituto bancario con il quale intrattiene rapporti finanziari, oppure si può si rendere necessario per la presentazione di una domanda di contributi.
Queste sono le occasioni più frequenti che spingono un imprenditore a chiedere supporto al suo professionista di fiducia per questo documento, che diventa essenziale per ottenere fondi per l’avvio e lo sviluppo dell’attività.
Ma le cose sono così semplici come appaiono?
Business Plan, o meglio Business Planning… la chiave di volta sta tutta qui, ossia nella traduzione della parola dall’inglese: Business, ossia impresa, e Plan, ossia pianificazione, progetto.
Quindi, molto semplicemente, il progetto che si intende implementare per lo sviluppo di un’attività economica.
Va da sé quindi che la finalità dell’elaborazione di un Business Plan per ottenere dei fondi non può essere fine a se stessa, ma deve in primis analizzare il modello di business dell’azienda stessa, e soprattutto, la sua capacità di generare liquidità per la restituzione dei fondi prestati.
In questo caso ci troviamo di fronte ad un Business Plan redatto per stakeholder esterni: banche, investitori, finanziatori, enti pubblici.
Lo scopo è chiaro: grazie alla redazione di una solida parte descrittiva che poi genera una credibile situazione economica, patrimoniale e finanziaria prospettica, convincere gli investitori della bontà del progetto e della sostenibilità dello stesso.