I contratti ed i prodotti bancari parametrati all’Euribor possono essere nulli?

date le modalità di determinazione del tasso Euribor (che è un tasso interbancario), possono esserci contrasti fra l’applicazione di tale tasso e la disciplina antitrust?

Premessa
In ambito bancario l’applicazione dei c.d. “tassi interbancari di riferimento o parametri di
riferimento” risulta indispensabile per la costruzione di numerosi prodotti finanziari in quanto
rappresenta la base e/o il “costo vivo” sostenuto dalla banca per eseguire una data operazione.
Infatti al parametro di riferimento viene aggiunto il c.d. “spread” la cui traduzione significa
“ampiezza” ma anche “allargamento”, “forbice” in senso figurato e viene usato oggi per definire il
ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base o parametro di riferimento quale
proprio ricavo per l’operazione posta in essere.
Più’ semplicemente la banca compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (parametro di
riferimento) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno (spread).
A seconda dell’operazione o transazione da porre in essere e, in alcuni casi anche per la
stessa tipologia di transazione, assistiamo al proliferare di numerosi e differenti parametri di
riferimento che determinano diversi costi o oneri bancari.

Scarica il documento