Il contratto a tempo determinato si conclude naturalmente alla scadenza, ma in determinati casi può essere interrotto anticipatamente. In tali ipotesi, il datore deve comunicare la decisione per iscritto e liquidare tutte le competenze maturate.
Contratto a termine: casi e regole per l’interruzione anticipata da parte del datore
I contratti a termine si caratterizzano per essere rapporti di lavoro subordinato la cui validità è garantita sino alla data di scadenza dello stesso.
Per tale motivo, se da un lato, alla data di scadenza del rapporto, quest’ultimo si risolve naturalmente (senza necessità di azioni o adempimenti da parte dell’azienda o del dipendente), dall’altro lato le possibilità (per entrambi le parti) di interrompere il contratto prima del termine sono limitate, proprio in virtù del fatto che il datore di lavoro o il dipendente fanno legittimo affidamento sulla prosecuzione del rapporto almeno fino alla data di scadenza dello stesso.
Analizziamo quindi in dettaglio i rari casi in cui il datore di lavoro può interrompere anzitempo un contratto a termine.
Interruzione anticipata del contratto, possibile?
Il datore di lavoro può interrompere anzitempo il contratto a tempo determinato in una serie tassativa di ipotesi