Il mandato professionale è basato su reciproci obblighi. Affrontiamo in questo contributo il comportamento che il commercialista può tenere dinanzi ad un cliente moroso: in caso di compenso non pagato si può interrompere l’attività? Come gestire la situazione?
Il rapporto tra commercialista e cliente si fonda su un equilibrio di reciproca fiducia, ma soprattutto di impegni reciproci: da un lato quello a svolgere l’incarico con diligenza, dall’altro quello di corrispondere il compenso pattuito. I problemi ovviamente nascono quando il cliente ritarda, più o meno colposamente, il pagamento del compenso. Rinvii, impedimenti di qualsiasi natura, ogni scusa sembra diventare valida per postergare l’impegno al pagamento.
Compenso non pagato: dalla revoca del mandato alla sospensione della prestazione
Davanti a tale situazione, il commercialista può sicuramente rinunziare all’incarico, nei modi e termini previsti nel mandato.
Ma qualora non voglia farlo, c’è un’alternativa. Si tratta della possibilità di fruire dell’istituto noto come “eccezione di inadempimento”. Previsto dal Codi