La conferma dei debiti verso fornitori può sembrare una semplice formalità, ma nasconde insidie capaci di compromettere l’attendibilità del bilancio. Come si gestiscono saldi anomali? E cosa fare se le risposte dei fornitori non coincidono con la contabilità aziendale? Il giudizio del revisore, in questi casi, è decisivo.
La conferma diretta dei debiti verso fornitori da parte di terzi rappresenta un elemento probativo rilevante per il revisore. Prima del campionamento, è necessario quadrarne il partitario con la contabilità generale, approfondendo eventuali scostamenti e verificando la presenza di saldi anomali, come quelli in “Dare”. È inoltre opportuno identificare eventuali parti correlate, che potrebbero richiedere verifiche specifiche al di fuori delle consuete procedure di conferma.
Le risposte dei fornitori devono essere inviate direttamente al revisore, che ne confronterà i saldi con quelli aziendali. In caso di difformità, il revisore deve richiedere alla società una riconciliazione dettagliata, preferibilmente tramite uno schema standard. Tale riconciliazione va predisposta dalla società stessa, mentre al revisore spetta il compito di verificarne correttezza e coerenza.
Ma cosa accade se la riconciliazione non risolve le discrepanze? È proprio in questi casi che il giudizio professionale del revisore assume un ruolo cruciale.
Campionamento e circolarizzazione dei fornitori: metodologia, controlli e gestione delle risposte ai fini della revisione
Fase di campionamento fornitori da circolarizzare
Il revisore, secondo quanto previsto dal principio di revisione internazionale ISA 505, sulla base della comprensione iniziale dell’azienda e del bilancio, della identificazione e valutazione dei rischi e delle eventuali procedure di conformità svolte in fase di interim, valuta quali procedure mettere in atto, definendone una scansione temporale opportuna e redigendo uno specifico Audit Program.
Nella scelta dei fornitori da circolarizzare risulta appropriato partire da una popolazione che includa anche i fornitori che, alla data di chiusura dell’esercizio, mostrino un saldo nullo.
Sebbene la procedura possa essere implementata anche con riferimento ad una qualsiasi data intermedia, nelle PMI tale attività è solitamente svolta con riferimento alla data di chiusura del bilancio.
Ad esempio, la selezione potrebbe essere avviata richiedendo alla struttura amministrativa l’estrazione di un partitario fornitore che contenga anche la colonna “Avere” (che rappresenta l’ammontare degli acquisti complessivamente effettuati dalla società nei confronti di ogni singolo fornitore, inclusa chiaramente la relativa IVA ove applicabile) ed effettuare il campionamento preferibilmente con riferimento a tale parametro,
Una valida procedura di selezione del campione dei fornitori da assoggettare a procedure di