Dal 2025 cambiano le regole del Bonus mamme: chi ne ha diritto, cosa succede agli incentivi del 2024 e come influisce la nascita di un terzo figlio nel 2025-2026? Scopriamo requisiti, tempistiche e impatti in busta paga.
Bonus mamme 2025: esoneri contributivi, requisiti e novità della manovra
La Legge 30 dicembre 2023 numero 213 ha previsto all’articolo 1, comma 180, un esonero totale dal versamento dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) a carico delle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato madri di tre o più figli.
La misura in parola opera dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, nel rispetto del limite annuo di 3.000,00 euro, da riparametrare su base mensile.
La stessa Legge numero 213/2023 estende l’esonero totale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, alle lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, madri di almeno due figli.
La recente Manovra 2025, in vigore dallo scorso 1° gennaio e approvata con Legge 30 dicembre 2024 numero 207, ha riproposto (questa volta in via strutturale) il Bonus mamme per le lavoratrici dipendenti e autonome madri di almeno due figli.
Al fine di chiarire l’operatività di entrambe le misure citate all’interno delle buste paga dell’annualità corrente è intervenuto il Messaggio INPS 31 gennaio 2025.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Il bonus mamme previsto dalla Manovra 2024
La Legge 30 dicembre 2023 numero 213, articolo 1, comma 180, ha riconosciuto dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici con contratto di lavoro a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico) madri di tre o più figli, un esonero totale dal versamento dei contributi IVS a carico delle lavoratrici stesse, nel limite massimo annuo di 3.000,00 euro riparametrato:
- Su base mensile in misura pari a 250,00 euro (3.000,00 / 12);
- Su base giornaliera in misura pari a 8,06 euro per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.
La misura, ferma restando la scadenza del 31 dicembre 2026, spetta fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Il successivo articolo 1, comma 181 estende l’esonero totale, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, alle lavoratrici madri di due figli, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico) fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Cosa cambia dal 1° gennaio 2025?
Alla luce di quanto appena descritto e come sottolineato dall’INPS con il Messaggio numero 401/2025 le lavoratrici titolari di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, madri di due figli (di cui il più piccolo di età inferiore a dieci anni), non hanno più diritto all’esonero IVS totale a decorrere dal 1° gennaio 2025.
La misura in questione, infatti, ai sensi dell’articolo 1, comma 181, Legge numero 213/2023 ha trovato applicazione in busta paga sino al 31 dicembre 2024.
Al contrario, l’esonero (sempre totale) per le lavoratrici a tempo indeterminato, madri di almeno tre figli (di cui il più piccolo di età inferiore a diciotto anni), continua ad operare in busta paga a decorrere dal 1° gennaio 2025. In presenza dei requisiti di legge, il bonus per le madri di tre o più figli opera sino al 31 dicembre 2026.
Pertanto, conclude l’INPS, l’esonero in argomento può “essere riconosciuto in favore delle lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che, fino al 31 dicembre 2026, integrino il requisito richiesto dall’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024, ossia essere madri di tre o più figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 18 anni”.
Nascita del terzo figlio nel 2025-2026
In considerazione del fatto che l’esonero IVS totale per le lavoratrici madri di almeno tre figli trova applicazione fino al 31 dicembre 2026, la misura spetta anche nelle ipotesi in cui la “nascita (o l’affido / adozione) del terzo figlio (o successivo) si verifichi nel corso delle annualità 2025-2026” (Messaggio INPS).
In tali ipotesi la decontribuzione troverà applicazione dal mese di realizzazione dell’evento nascita / adozione / affido, sempre che la lavoratrice interessata sia titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il bonus mamme introdotto dalla Manovra 2025
Nell’ottica di sostenere la natalità e favorire la conciliazione tempi di vita e di lavoro l’articolo 1, commi 219-220, della Legge 30 dicembre 2024, numero 207 (Manovra 2025) introduce in via strutturale un esonero parziale dal versamento dei contributi IVS a carico delle lavoratrici madri di due o più figli, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
A decorrere dall’anno 2027 le madri di tre o più figli avranno diritto all’esonero sino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Beneficiarie della misura sono:
- Lavoratrici dipendenti, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico;
- Lavoratrici autonome (che non hanno optato per il regime forfettario) le quali percepiscono almeno uno tra:
- Redditi di lavoro autonomo;
- Redditi d’impresa in contabilità ordinaria;
- Redditi d’impresa in contabilità semplificata;
- Redditi da partecipazione.
Lo sgravio parziale, finanziato grazie a risorse pubbliche pari a 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2025, è riservato alle lavoratrici in possesso di un reddito o una retribuzione imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40 mila euro su base annua.
Non possono accedere allo sgravio in parola, per le annualità 2025 e 2026, le lavoratrici che già beneficiano dell’esonero IVS totale introdotto dalla Manovra 2024 per le madri di tre o più figli.
L’operatività della misura in busta paga dallo scorso 1° gennaio è comunque subordinata all’adozione di un apposito decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, cui è demandata peraltro la definizione dell’ammontare dell’esonero contributivo, delle modalità di riconoscimento dello stesso e delle procedure per il rispetto del limite di spesa sopra descritto.
Una volta pubblicato il D.M. attuativo i datori di lavoro dovranno attendere le apposite istruzioni INPS (fornite con messaggio / circolare) prima di poter applicare lo sgravio in cedolino.
Tabella riassuntiva
Ecco di seguito una tabella riassuntiva dell’operatività del Bonus mamme nel corso dell’annualità 2025:
Fonte: Messaggio INPS 31 gennaio 2025 numero 401.
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Paolo Ballanti
Lunedì 3 marzo 2025