Nel DQ del 17 Marzo 2025:
1) Conto liquidità e conto titoli all’estero e servizi di investimento prestati dalla stabile organizzazione: Regimi fiscali del risparmio amministrato e gestito
2) Bilancio sociale degli enti del terzo settore
3) CDM: distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada
4) Recupero debiti contributivi e riduzione sanzioni: Inps modifica procedure
5) Commercialisti: corsi e-learning di aggiornamento fiscale gratuiti
6) Commercialisti: al via l’Area Lavoro e formazione professionale
7) Chiarimenti sui contributi aggiuntivi per i “lavoratori in eccedenza” nei settori del turismo e dei servizi pubblici
8) Contributi volontari anno 2025 dovuti dai lavoratori dipendenti non agricoli, lavoratori autonomi e iscritti alla Gestione separata
Il Bilancio sociale degli enti del terzo settore: può essere redatto anche se non si è obbligati. L’obbligo, comunque, riguarda, oltre agli ETS con ricavi superiori a 1 milione di euro, i centri di servizio per il volontariato, e le imprese sociali.
Il Bilancio sociale degli enti del Terzo Settore
Fino al 2 agosto 2024 l’obbligo di deposito andava assolto entro il 30 giugno. Mentre, invece, la Legge 104/2024, per i bilanci approvati dopo tale data, prevede che gli ETS non commerciali depositano il bilancio al RUNTS entro 180 giorni dalla chiusura dell’anno (o dell’esercizio finanziario), a differenza degli ETS commerciali che depositano il bilancio al Registro delle Imprese entro 60 giorni dalla sua approvazione.
Il bilancio sociale degli enti del Terzo Settore (ETS), costituisce lo strumento principale per rendicontare le attività istituzionali e favorire la trasparenza.
Le Linee guida adottate dal Ministero del Lavoro nel 2019 delineano le modalità di redazione, applicabili a partire dall’esercizio 2020.
Di segu
