La lettera di impegno all’assunzione rappresenta un accordo preliminare che garantisce chiarezza e tutela reciproca tra azienda e lavoratore, prima della sottoscrizione del contratto. Questo documento, oltre a definire le condizioni del futuro rapporto di lavoro, riduce il rischio di ripensamenti e contenziosi.
Contiene informazioni essenziali come i dettagli delle parti, il ruolo, la retribuzione, il luogo e la data di inizio dell’attività, oltre a eventuali clausole specifiche.
Uno strumento vantaggioso per entrambe le parti: l’azienda può pianificare con certezza, mentre il lavoratore ottiene garanzie sul posto di lavoro.
Scopriamo in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi principali.
Non una regola obbligatoria, ma una prassi oggi piuttosto comune nei luoghi di lavoro. Far firmare la cosiddetta “lettera di impegno all’assunzione” al futuro dipendente – prima della sottoscrizione del contratto di lavoro vero e proprio – garantisce un vantaggio sia al datore di lavoro, che a colui che è prossimo all’inserimento nel personale dell’azienda.
Di seguito vedremo insieme qual è la natura giuridica di questo documento, gli elementi che deve contenere per essere preciso e completo e la sua duplice utilità. Ecco cosa sapere.
Che cos’è e a cosa serve la lettera di impegno all’assunzione
Come è noto, il contratto di lavoro è un accordo giuridico tra un datore di lavoro e un lavoratore, con il quale quest’ultimo si impegna a svolgere una prestazione lavorativa alle dipendenze e sotto la direzione del datore, in cambio di una retribuzione. Prima della sottoscrizione di tale accordo le parti possono trovare una sorta di patto o intesa preliminare, che potranno dettagliare nella lettera di impegno all’assunzione.