Le aziende e i professionisti che, in qualità di committenti, ricorrono a prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa, sono interessati da una serie di adempimenti normativi, amministrativi, fiscali, previdenziali e assicurativi, sulla falsariga di quanto avviene per l’assunzione di lavoratori dipendenti. Analizziamo in dettaglio, in ordine cronologico, le attività richieste.
Stipula del contratto di collaborazione coordinata e continuativa

Sono altresì considerate abusive e prive di effetto le clausole che riconoscono al committente:
- la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto;
- nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di recedere da esso senza congruo preavviso;
oltre alle clausole mediante le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla data del ricevimento da parte del committente della fattura o della richiesta di pagamento.
Per assicurare la genuinità del rapporto di collaborazione è opportuno nella lettera di incarico:
- indicare l’oggetto dell’attività;
- precisare che il collaboratore è autonomo nel definire i tempi di lavoro;
- la durata della collaborazione;
- il corrispettivo, le modalità e le tempistiche di pagamento dello stesso;
- l’eventuale regolamentazione dei ri

