Il lavoratore ha diritto ad avere accesso ai propri dati personali, inclusi quelli contenuti nella relazione dell’agenzia investigativa incaricata dal datore di lavoro di raccogliere informazioni sul suo conto.
A stabilirlo il Garante della Privacy a seguito del reclamo di un dipendente di un’azienda di servizi di pubblica utilità, impossibilitato ad accedere ai propri dati personali nell’ambito di una procedura di contestazione disciplinare (peraltro conclusasi con il licenziamento dell’interessato) nella quale erano contenuti puntuali riferimenti ad attività extra lavorative.
Analizziamo la questione in dettaglio.
La vicenda: mancato riscontro a richiesta di accesso a dati personali trattati dalla società in una contestazione disciplinare
Il Garante della Privacy ha pubblicato un provvedimento nella newsletter dell’Autorità lo scorso 11 settembre (“garanteprivacy – Stampa e comunicazione – Newsletter”) prendendo le mosse dal reclamo, datato 15 novembre 2021, da parte di un dipendente di un’azienda di servizi di pubblica utilità, con riferimento al mancato riscontro alla richiesta di accedere ai dati personali trattati dalla Societ