Nel DQ del 28 Agosto 2023:
1) Disposizioni in materia di trattamenti straordinari di integrazione salariale: istruzioni procedurali
2) Dl da procedure di infrazione in Gazzetta Ufficiale
3) Dl Omnibus in Gazzetta Ufficiale, tra le novità quelle in materia fiscale
4) Assegno per congedo matrimoniale
5) Lavoratori posti in esodo a seguito di contratti di espansione: istruzioni sugli adeguamenti procedurali
6) Delega al Governo per la riforma fiscale: Legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
7) Bonus carta giornali e riviste 2023, al via le richieste dal 5 settembre
8) Entrate tributarie e contributive: i dati dei primi sei mesi 2023
9) Applicazione della Convenzione tra Italia e Germania nei confronti di una partenrship tedesca fiscalmente trasparente, in relazione alla plusvalenza da cessione di una partecipazione in società italiana
10) Legge esenzione IVA ASD in Gazzetta Ufficiale
11) Smart working e frontalieri, il punto dell’Agenzia delle entrate
12) Partite Iva apri e chiudi: 1221 chiusure, il 50% tra Lombardia e Lazio
13) Sport Bonus, prima finestra 2023: al via le donazioni
14) Apprendistato stagionale rivolto ai minori
15) Piattaforma SIISL e supporto per la formazione e il lavoro
Smart working e frontalieri, il punto dell’Agenzia delle entrate
L’Agenzia delle entrate passa in rassegna i più recenti sviluppi della normativa e della prassi in materia di imposizione del lavoro prestato attraverso il ricorso alla forma organizzativa da remoto o agile (smart working) e in materia di lavoro dei frontalieri, alla luce delle novità introdotte dall’ultimo accordo tra Italia – Svizzera e dalla legge n. 83/2023.
Viene precisato, tra l’altro, che l’attività si considera svolta, in ogni caso, nel luogo in cui il lavoratore è fisicamente presente quando svolge la prestazione per cui è remunerato
Smart working
La prima parte della circolare fornisce indicazioni applicative sui profili fiscali del lavoro da remoto.
Leit motiv è, comunque, la conferma che si applicano, anche in caso di ricorso allo smart working, gli ordinari criteri che valorizzano la presenza fisica in un determinato Stato.
Richiamando i chiarimenti interpretativi più recenti forniti in risposta ai dubbi prospettati dai contribuenti, l’Agenzia ha confermato che, in assenza di modifiche normative, restano applicabili i criteri previsti dall’articolo 2 del Tuir anche per l’identificazione della residenza fiscale