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Pensare ad una cosa nuova non è esercizio semplice. Forse esiste già tutto. E se partiamo da questo assunto (tutt’altro che remoto) allora possiamo affermare che “innovare è trasformare”.
Questo si fa in ricerca e sviluppo in Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.
Lo spiega Lara Gaudino, Associate Director and UX Manager dell’azienda:
“Occuparsi di nuovi software destinati a professionisti è doppiamente complesso, perché lo scopo di un software per professionisti è automatizzare attività che vengono scandite da normative e leggi, soggette a mutazioni e variazioni nel tempo.
Dunque l’attenzione va posta all’efficacia del software ad assolvere la sua funzione e a farne al contempo un prodotto nuovo, veramente innovativo.”
Qui entriamo nel campo della trasformazione.
“Non rinnoviamo prodotti software, li trasformiamo.
Ne facciamo un prodotto assolutamente nuovo che l’utente, il professionista, può utilizzare meglio, con più immediatezza, con più soddisfazione, con risultati molto più ampi”
aggiunge Andrea Gazzaniga, director technology, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.
Questo è stato il processo che ha dato vita a Genya, un software che dal suo nocciolo di applicativo per la realizzazione dei bilanci e per la gestione della contabilità ha generato in poco tempo un ecosistema di applicativi e strumenti cloud nativi che, tra i tanti vantaggi, ha sostenuto il generale processo di digitalizzazione in atto anche nel mondo professionale.
“La digitalizzazione è un processo inarrestabile, velocissimo e onnivoro.
Crediamo che orientare l’evoluzione tecnologica verso la massima usabilità e anche verso il piacere dell’utilizzo, anche nel mondo della tecnologia professionale, sia fondamentale sia per aiutare il processo di digitalizzazione, sia per rendere più facile l’accesso ai nostri software”
spiega Lara Gaudino.
Usabilità è diventata una parola chiave in Wolters Kluwer nel processo che porta alla creazione di nuovi prodotti.
“È diventato fondamentale guardare all’utilizzatore.
L’innovazione passa per la “persona”, l’utente ideale al quale il nuovo prodotto è destinato. Anche nel mondo del software per professionisti questo è sempre più vero.
È più faticoso, ma è davvero innovazione.
Abbiamo alle spalle l’esperienza dello sviluppo di Genya dove abbiamo riscritto ogni singola riga del software, non abbiamo aggiunto nuove righe ad un prodotto esistente.
L’intero programma è stato riformulato con una base diversa ed un’ottica differente, quella dell’utilizzatore.
È stato entusiasmante e sicuramente un successo perchè ha portato successivamente allo sviluppo di un intero ecosistema Genya”
racconta Lara Gaudino.
Dall’iniziale Genya Bilancio e Genya Contabilità si sviluppano via via strumenti digitali come Genya Telematici, Genya Conservazione, Genya Parcellazione, si apre il portale di condivisione Genya OneClick, una innovativa soluzione di fatturazione elettronica Genya Fattura SMART, e ancora Genya Corrispettivi SMART, Genya Consegna Fatture e un vero e proprio ERP per lo studio professionale come Genya Studio.
Un universo digitale costruito intorno all’utilizzatore
Questa visione dell’evoluzione del mondo della tecnologia trova sbocchi interessanti anche nella formazione.
Il dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento ha avviato un corso di laurea in «Human-Computer Interaction» che pone la comprensione delle persone e delle loro pratiche come momento fondamentale nel disegno della tecnologia.
La domanda per la creazione di interfacce accessibili e che semplifichino l’usabilità è sicuramente crescente verso chi produce e genera tecnologie e questo corso dell’Università trentina punta, tra l’altro, a rispondere proprio alla crescente esigenza di collocare l’utilizzatore al centro di ogni interesse e attività.
“La frontiera tecnologica si sposta quotidianamente un po’ più avanti”,
conclude Andrea Gazzaniga,...
“La velocità di calcolo, l’estrazione di dati e informazioni, l’automazione dei processi saranno sempre sfide per raggiungere traguardi più alti, ma al contempo bisogna considerare l’operatore, il suo apporto al processo, la sua soddisfazione nell’operare.”
Nello sviluppo, anche di software professionali, l’utilizzatore deve stare al centro.
Redazione
Giovedì 18 maggio 2023