Il Decreto Trasparenza interviene a seguito della Direttiva UE che prevede condizioni di trasparenza all’interno del contesto europeo relativamente alla gestione dei rapporti di lavoro.
Le informative che da quest’ultimo derivano hanno però dei risvolti anche in materia di protezione dei dati personali, al punto che sull’argomento è intervenuto anche il Garante Privacy per fornire chiarimenti rispetto agli aspetti che vanno a incidere su tale materia.
Le nuove regole del Decreto Trasparenza sulle comunicazioni al lavoratore
Con l’entrata in vigore del Decreto Trasparenza (Decreto Legislativo 27 giugno 2022 n. 104), sono stati inseriti numerosi obblighi informativi nei confronti dei datori di lavoro, con riferimento al contratto di lavoro, che complicano il quadro delle regole a cui attenersi per poter operare in piena legittimità.
Il Decreto Trasparenza sorge infatti allo scopo di dare attuazione alla Direttiva UE 2019/1152 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, con riferimento alle condizioni di lavoro, che devono essere trasparenti e prevedibili nell’ambito dell’Unione europea.
Con tale Decreto si stabilisce che il datore di lavoro deve utilizzare sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati, deputati a fornire indicazioni rilevanti ai fini dell’assunzione e del conferimento dell’incarico, della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o mansioni nonché indicazioni incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le pres