Nel DQ del 18 Ottobre 2022:
1) Operazione di fusione per incorporazione tra società con percentuali di detrazione IVA differenti
2) Conferimento d’azienda: bonus impresa energivora attiva dal 1/7/2019, individuazione del parametro iniziale di riferimento
3) Selezione opportunità di investimento – cartolarizzazione crediti NPL: regime di esenzione di Iva
4) Regime IVA trasporti relativi a beni in importazione affidati ad un terzo vettore
5) Con la fatturazione elettronica l’imponibile IVA è cresciuto complessivamente del 41,30%
6) Assonime-XBRL Italia: novità per il 2023 nella redazione del bilancio in formato ESEF
7) Attività di mining: trattamento ai fini delle imposte dirette, IVA ed IRAP
8) Rapporto sulle entrate tributarie e contributive gennaio-agosto 2022
9) INPS: Bonus 150 per i lavoratori dipendenti per il mese di novembre
10) “Vademecum” tirocini per cittadini non comunitari residenti all’estero
Attività di mining di criptovalute: trattamento ai fini delle imposte dirette, IVA ed IRAP
Ai fini dell’Iva, quasi tutti gli Stati trattano le transazioni legate alle valute virtuali come esenti oppure escluse dal campo di applicazione dell’IVA.
In particolare, l’attività descritta dall’Istante risulta fuori dal campo di applicazione dell’IVA con conseguente preclusione del diritto alla detrazione dell’imposta assolta “a monte”.
Pertanto, la società non è tenuta agli obblighi documentali, dichiarativi e di versamento richiesti dalla disciplina IVA su tali operazioni.
La remunerazione del miner di criptovalute
Ai fini delle imposte sui redditi, la remunerazione concorre alla formazione del reddito imponibile, nel periodo d’imposta in cui gli stessi servizi sono ultimati.
Riguardo la valutazione delle critpovalute o monete virtuali detenute al termine di ciascun periodo d’imposta, si considera realizzata la differenza tra il valore fiscale iniziale e quello rilevato alla data di chiusura di ciascun periodo d’imposta, in applicazione di quanto disposto dall’articolo 110 del TUIR.
Infine, ai fini dell’IRAP le remunerazioni del “miner” concorrono alla formazione del valore della produzione netta, mentre, invece, le oscillazioni di valore non vanno incluse nella base imponibile del tributo regionale, solo nella misura in cui non transitano da voci rilevati ai fini IRAP ovvero in assenza dei presupposti per l’applicazione del principio di correlazione.
L’Agenzia delle entrate, con la risposta n. 515 del 17 ottobre 202