Oltre alla vicenda dolorosa, la morte di un parente porta con sé anche delle lungaggini per quanto riguarda i <b>rimborsi fiscali dovuti al de cuius</b>.
Almeno per questo aspetto, la legge ha provato a semplificare la procedura.
Le novità del decreto Semplificazioni 2022 sui rimborsi fiscali agli eredi
L’art. 5 del D.L. n. 73/2022 ha introdotto il comma 6-bis all’art. 28 del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni, ossia al D.Lgs. 346/1990, prevedendo che, i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia Entrate spettanti ad un contribuente deceduto, sono erogati ai chiamati all’eredità, indicati nella relativa dichiarazione di successione (quella c.d. “legittima”), per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria.
Ovviamente, salvo diversa comunicazione degli interessati, da effettuare con le modalità individuate da apposito Provvedimento dell’Agenzia Entrate, da utilizzare per tale comunicazione a partire dal 17/10/2022.
Fino ad oggi, i rimborsi venivano effettuati solo a seguito di apposita attività degli Uffici dell’Agenzia entrate per la corretta individuazione dei beneficiari.
La modifica normativa si applica però solo alle condizioni suddette, sicché la vecchia procedura continua ad applicarsi quando esse mancano, ossia in presenza di successione “per testamento”, oppure in caso di dichiarazione di successione non presentata, in quanto gli eredi ne sono esonerati.
In riferimento al modello di “Comunicazione relativa ai rimborsi intestati a un contribuente deceduto da parte del chiamato all’eredità”, da utilizzare per comunicare all’Agenzia di non voler ricevere i rimborsi intestati al contribuente deceduto, si precisa che essa:
- può essere inviata solo successivamente alla presentazione della dichiarazione di successione;
- è improduttiva di effetti se inviata successivamente al pagamento dei rimborsi
La stessa comunicazione può essere revocata in un qualsiasi momento successivo all’invio della comunicazione, e non produce effetti se è stata presentata all’Agenzia una rinuncia espressa all’eredità.
Con l’introduzione di tale automatismo, potrà quindi ben accadere che il chiamato all’eredità non abbia inviato la Comunicazione in esame e riceva il rimborso.
In tal caso, sarà tenuto a riversarlo utilizzando il modello F24 cd. “Elide”, indicando:
- il codice tributo “8084 - Restituzione di somme erogate dall’Agenzia delle entrate indebitamente percepite - IMPOSTA”;
- nel campo “tipo”, il carattere “R”;
- nel campo “anno di riferimento”, l’anno d’imposta cui si riferisce il rimborso non spettante;
- e nel campo “elementi identificativi”, l’indicazione “IRPEF”.
A tali somme occorrerà aggiungere gli interessi (con il codice tributo 8085), mentre non è chiaro se e come si debba procedere per le sanzioni.
NDR. Avevamo anticipato qui le principali novità del decreto Semplificazioni
A cura di Danilo Sciuto
Mercoledì 21 Settembre 2022