Analisi delle vicende del contratto di acquisto di un pacchetto turistico: in particolare puntiamo il mouse sulle modifiche al contratto prima dell’inizio dell’esecuzione (cioè della partenza del turista). Pensiamo al caso della revisione del prezzo o della cessione del pacchetto da parte dell’acquirente ad altra persona.
Iniziamo ad esaminare le vicende di un contratto di compravendita di un pacchetto turistico partendo dalle modifiche che possono essergli apportate prima dell’inizio della sua esecuzione, cioè prima dell’inizio dell’erogazione di almeno uno dei servizi turistici acquistati tramite la sua stipulazione.
La cessione del contratto di pacchetto turistico
In primo luogo, l’art. 38, 1° comma, Codice del Turismo prevede che l’acquirente possa cedere il contratto ad una persona che soddisfa tutte le condizioni per la fruizione del servizio[1], comunicando ciò all’organizzatore del viaggio con un documento su supporto durevole, cartaceo o informatico, entro e non oltre sette giorni prima dell’inizio dell’esecuzione del pacchetto, cioè del viaggio.
Il cedente e il cessionario del contratto sono responsabili in solido per il pagamento del saldo del prezzo del pacchetto e degli eventuali diritti, imposte ed altri costi aggiuntivi, comprese le eventuali spese amministrative e di gestione delle pratiche, derivanti da tale cessione (2° comma).
L’organizzatore ha l’obbligo di informare il cedente dei costi effettivi della cessione, che non possono essere irragionevoli nel senso di eccedere le spese realmente sostenute dall’organizzatore a causa della cessione del contratto e deve fornirgli la prova dei diritti, delle imposte e degli altri costi aggiuntivi derivanti da questa cessione (3° comma).
Il problema della revisione del prezzo
Passiamo ora alla revisione del prezzo del pacchetto turistico.
L’art. 39, 1° comma, del Codice del Turismo stabilisce che, dopo la conclusione del contratto di vendita di un pacchetto turistico, il prezzo globale di esso e quello o quelli di uno o più servizi turistici in esso compresi possono essere aumentati solo se il contratto lo prevede espressamente e precisa che l’acquirente, a certe condizioni, ha diritto ad una diminuzione del prezzo nonché le modalità di calcolo della revisione del prezzo.
In questo secondo caso, il viaggiatore ha diritto ad una riduzione del prezzo per la diminuzione dei costi di cui alle lettere a), b) e c) (costi del carburante, tasse, tassi di cam