Prosegue la disamina relativa alla definizione dei fattori che contribuiscono a definire l’immagine aziendale.
In particolare ci soffermeremo sulle tre accezioni di immagine aziendale reale, potenziale e ottimale, fondamentali per una corretta campagna di comunicazione.
Nell’articolo pubblicato su CommercialistaTelematico il 12 febbraio scorso, dal titolo “I fattori dell’immagine aziendale” , abbiamo definito i fattori che compongono l’immagine aziendale e ci siamo soffermati sul fondamento in base al quale “gli elementi costitutivi dell’immagine non sono direttamente controllabili e determinabili dall’impresa”.
Ne consegue che il management, preso atto di tale presupposto, possa ideare una campagna di comunicazione dell’identità partendo proprio dall’analisi dei tre fattori: ambientali, strutturali ed operativi.
Arrivati a questo punto preme sottolineare che l’immagine aziendale è un argomento di maggiore complessità rispetto alla spiegazione razionale, che va oltre l’esame dei già menzionati elementi, dovuta essenzialmente alla difficoltà di “determinare la presa di coscienza di una realtà che si considera esterna”[1].
È opportuno, pertanto, operare una riflessione che introduce al problema degli schemi di percezione da parte degli interlocutori raggiunti.
Con l’intervento di oggi presentiamo le diverse dimensioni dell’immagine aziendale, tema propedeutico all’attività connessa alla progettazione di una campagna di comunicazione, atta a trasferire in immagine percepita, dalle differenti categorie di pubblico, gli