Entro la fine dell’anno i lavoratori devono fruire almeno di un periodo di ferie pari a due settimane; nel caso in cui il datore di lavoro non conceda tale periodo può essere soggetto a sanzioni e ripercussioni, anche di notevole entità.
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno ritorna in primo piano un argomento che riguarda la “vita lavorativa” dei prestatori di lavoro nelle aziende, ossia la gestione e fruizione delle ferie annuali, delle quali una parte è in scadenza al 31 dicembre di ogni anno.
Entro il 31 dicembre 2021 infatti i lavoratori dovranno necessariamente aver fruito di una certa quota delle ferie spettanti sulla base del rapporto di lavoro, in quanto il datore di lavoro in caso contrario potrebbe essere soggetto a sanzioni in caso di accesso ispettivo e verifica di irregolarità.
Fruizione ferie 2021: la normativa
L’art. 36 della Costituzione stabilisce il diritto alle ferie come un diritto irrinunciabile del lavoratore, il quale deve non solo usufruirne obbligatoriamente, ma per esse dovrà anche essere retribuito.
Le norme di dettaglio che disciplinano il diritto alle ferie sono contenute innanzitutto nel D.Lgs. n. 66/2003 e nell’art. 2109 del codice civi