Il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR

Si tratta dell’elenco delle “missioni” che lo Stato italiano si impegna a portare a compimento a fronte del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

L’importantissimo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cambierà finalmente l’Italia?

In data 25 aprile 2021 il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR, è stato trasmesso al Parlamento.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Si tratta dell’elenco delle “missioni” che lo Stato italiano si impegna a portare a compimento a fronte del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.

Il Piano Italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di €, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU; gli ambiti di intervento sono quelli:

  • della pubblica amministrazione,
  • della giustizia,
  • della semplificazione normativa
  • e della concorrenza.

Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei Ministri del 15 aprile.

Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di €.
  • Il 27% sarà dedicato alla digitalizzazione,
  • il 40% agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico,
  • e più del 10% cento alla coesione sociale.

 

I gruppi parlamentari hanno nella loro maggioranza plaudito al Piano predisposto dal Governo; dalla minoranza arrivano critiche sotto diversi aspetti e soprattutto per non aver dato al Parlamento il tempo per poterne discutere.

 
Il Piano predisposto dal Governo è suddiviso in 6 principali obiettivi, indicati come missioni.

 

Prima missione PNRR: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura

A questo settore sono dedicati complessivamente 49,2 miliardi – di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo.

Gli obiettivi sono quelli di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

Gli investimenti previsti nel piano assicurano la fornitura di banda ultra-larga e connessioni veloci in tutto il Paese.

In particolare, portano la connettività a 1 Gbps in rete fissa a circa 8,5 milioni di famiglie e a 9.000 edifici scolastici che ancora ne sono privi, e assicurano connettività adeguata ai 12.000 punti di erogazione del Servizio Sanitario Nazionale.

Viene avviato anche un Piano Italia 5G per il potenziamento della connettività mobile in aree a fallimento di mercato.

Il Piano prevede incentivi per l’adozione di tecnologie innovative e competenze digitali nel settore privato, e rafforza le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione, ad esempio facilitando la migrazione al cloud.

Per turismo e cultura, sono previsti interventi di valorizzazione dei siti storici e di miglioramento delle strutture turistico-ricettive.

 

Seconda missione PNRR: Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica

transizione ambientale 2021A questo “blocco” sono dedicati 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo.

Questa missione intende migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.

Sono previsti investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, allo scopo di raggiungere il 65% di riciclo dei rifiuti plastici e il 100% di recupero nel settore tessile.

Molto importante sarà il rinnovo del trasporto pubblico locale, l’acquisto di bus a bassa emissione, e il rinnovo della flotta di treni per il trasporto regionale con mezzi a propulsione alternativa.

Sono previsti corposi incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici.

Le misure consentono la ristrutturazione di circa 50.000 edifici l’anno.

Il Governo prevede importanti investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e semplifica le procedure di autorizzazione nel settore.

Si sostiene la filiera dell’idrogeno, e in particolare la ricerca di frontiera, la sua produzione e l’uso locale nell’industria e nel trasporto.

Sono pensati anche investimenti nelle infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite nelle reti per l’acqua potabile del 15%, e nella riduzione del dissesto idrogeologico.

 

Terza missione PNRR: Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile

Lo stanziamento è previsto in 31,4 miliardi – di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo.

Obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese.

Il Piano prevede un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità. A regime, vengono consentiti significativi miglioramenti nei tempi di percorrenza, soprattutto nel centro-sud.

 

Quarta missione PNRR: Istruzione e Ricerca

piano resistenza e resilienza missione istruzioneSi prevede di dedicare risorse per 31,9 miliardi di € – di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo con l’obiettivo di rafforzare:

  • il sistema educativo,
  • le competenze digitali e tecnico-scientifiche,
  • la ricerca
  • e il trasferimento tecnologico.

Il Piano investe negli asili nido, nelle scuole materne, nei servizi di educazione e cura per l’infanzia.

Crea 152.000 posti per i bambini fino a 3 anni e 76.000 per i bambini tra i 3 e i 6 anni.

Grande parte delle risorse saranno dedicate al risanamento strutturale degli edifici scolastici, con l’obiettivo di ristrutturare una superficie complessiva di 2.400.000 metri quadri.

 

Quinta missione PNRR: Inclusione e Coesione

Per questo obiettivo lo stanziamento proposto è di 22,4 miliardi – di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo, per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.

Il Governo investe nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna.

Si rafforzano i servizi sociali e gli interventi per le vulnerabilità, ad esempio con interventi dei Comuni per favorire una vita autonoma alle persone con disabilità.

Sono previsti investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali e interventi di rigenerazione urbana per le periferie delle città metropolitane.

 

Sesta missione PNRR: Salute

Per questo importantissimo settore si propone di stanziare 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo, con lo scopo di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.

Il Piano investe nell’assistenza di prossimità diffusa sul territorio e attiva 1.288 Case di comunità e 381 Ospedali di comunità.

Si potenzia l’assistenza domiciliare per raggiungere il 10% della popolazione con più di 65 anni, la telemedicina e l’assistenza remota, con l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali.

Il Governo investe nell’aggiornamento del parco tecnologico e delle attrezzatture per diagnosi e cura, con l’acquisto di 3.133 nuove grandi attrezzature, e nelle infrastrutture ospedaliere, ad esempio con interventi di adeguamento antisismico.

Il Piano rafforza l’infrastruttura tecnologica per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati, inclusa la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico.

 

Diverse le riforme in cantiere

La riforma della Pubblica Amministrazione affronta i problemi dell’assenza di ricambio generazionale, di scarso investimento sul capitale umano e di bassa digitalizzazione.

Il Piano prevede investimenti in una piattaforma unica di reclutamento, in corsi di formazione per il personale e nel rafforzamento e monitoraggio della capacità amministrativa.

La riforma della giustizia interviene sull’eccessiva durata dei processi e intende ridurre il forte peso degli arretrati giudiziari.

Il Piano prevede assunzioni mirate e temporanee per eliminare il carico di casi pendenti e rafforza l’Ufficio del Processo.

Sono previsti interventi di revisione del quadro normativo e procedurale, ad esempio un aumento del ricorso a procedure di mediazione e interventi di semplificazione sui diversi gradi del processo.

Un altro obiettivo è quello della semplificazione per la concessione di permessi e autorizzazioni, e sul codice degli appalti per garantire attuazione e massimo impatto agli investimenti.

Il Piano include anche riforme a tutela della concorrenza come strumento di coesione sociale e crescita economica. I tempi di queste riforme, che vanno dai servizi pubblici locali a energia elettrica e gas, sono stati pensati tenendo conto delle attuali condizioni dovute alla pandemia.

 

Un po’ di numeri previsti

Il Governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base.

Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali.

investimenti al Sud nel piano resistenza e resilienza 2021

Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40%.

In particolare, gli investimenti nelle infrastrutture e nella mobilità sostenibile al Sud sono pari 14,5 miliardi, il 53 per cento del totale, e intervengono sull’alta velocità, sul sistema portuale e sulla viabilità nell’Italia interna.

Sono stanziati 8,8 miliardi per interventi di inclusione e coesione al Sud, pari al 39% del totale, e 14,6 miliardi per misure nell’istruzione e la ricerca, pari al 46%.

Questi includono:

  • la creazione di nuovi asili,
  • un incremento delle infrastrutture sociali,
  • e politiche per il lavoro.

Il PNRR contribuisce a ridurre il divario tra il Mezzogiorno e il resto del Paese.

L’impatto complessivo del PNRR sul Pil nazionale fino al 2026 è stimato in circa 16 punti percentuali.

Per il Sud, l’impatto previsto è di circa 24 punti percentuali.

 

Giovani e Donne

 missione per giovani e donne  del piano ripresa e resilienza 2021Il PNRR prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e le donne.

Una nuova strategia di politiche per l’infanzia è cruciale per invertire il declino di fecondità e natalità.

I giovani beneficiano dei progetti nei campi:

  • dell’istruzione e della ricerca;
  • del ricambio generazionale nella pubblica amministrazione;
  • e del rafforzamento del Servizio Civile Universale.

Per i ragazzi e le ragazze, sono stanziati fondi per l’estensione del tempo pieno scolastico e per il potenziamento delle infrastrutture sportive a scuola.

In particolare, è promossa l’attività motoria nella scuola primaria, anche in funzione di contrasto alla dispersione scolastica.

Per quanto riguarda le donne, il Piano prevede misure di sostegno all’imprenditoria femminile e investimenti nelle competenze tecnico-scientifiche delle studentesse.

Inoltre, l’ampliamento dell’offerta di asili, il potenziamento della scuola per l’infanzia e il miglioramento dell’assistenza ad anziani e disabili aiuteranno indirettamente le donne, che spesso devono sostenere la maggior parte del carico assistenziale delle famiglie.

Per perseguire le finalità relative alle pari opportunità – generazionali e di genere – il Governo intende inserire per le imprese che parteciperanno ai progetti finanziati dal NGEU previsioni dirette a condizionare l’esecuzione dei progetti all’assunzione di giovani e donne.

I criteri sono definiti tenendo conto dell’oggetto del contratto; della tipologia e della natura del singolo progetto.

 

Redazione CommercialistaTelematico

Lunedì 26 aprile 2021

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