Si rischia la sanzione per mancata corresponsione della retribuzione con strumenti tracciabili se manca la ricevuta di pagamento, ma il dipendente dichiara la veridicità di quanto affermato da parte del datore di lavoro? A tale interrogativo risponde negativamente l’Ispettorato del Lavoro, non prima però di aver analizzato la normativa e la precedente prassi in modo da fornire un quadro completo delle regole da seguire in tale circostanza.
Pagamento retribuzione solo con strumenti tracciabili
Dal 1° luglio 2018 è in vigore l’obbligo di effettuare il pagamento della retribuzione attraverso strumenti di pagamento tracciabili: ciò è previsto dall’articolo 1, commi 910-914, della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018).
Gli strumenti che permettono di mantenere la tracciabilità della retribuzione sono di diverso tipo, tutti accomunati dal fatto di non prevedere il contante e di avvalersi di specifici strumenti che permettono di verificare anche a posteriori, l’effettivo pagamento della retribuzione.
Tra questi si annoverano:
- bonifici e in genere pagamenti elettronici;
- pagamenti in contanti presso sportelli bancari o postali nei quali il datore di lavoro ha aperto un conto corrente di t