Un ripasso delle sentenze di Cassazione sull’assoggettabilità o meno degli avvocati all’IRAP, evidenziando anche alcuni parametri utilizzati dai giudici di legittimità.
Con l’ordinanza n. 28636 del novembre 2017, i giudici di Cassazione affrontano, ancora una volta, la problematica dell’Irap per gli avvocati. (vedi la sezione di CommercialistaTelematico dedicata integralmente all’IRAP==>)
Il contribuente censura davanti ai massimi giudici la sentenza d’appello laddove stima l’attività svolta fornita del requisito dell’autonoma organizzazione, sostanzialmente per essere espletata col conseguimento di rilevanti introiti e mediante “più che validi ausili”, testimoniati dai notevoli esborsi per compensi a terzi e beni mobili strumentali e dall’utilizzo di locali ad uso studio, dapprima in parte collocati in casa e in parte fuori e poi collocati in un compendio di cento metri quadri.
Per la Corte, “l’impugnazione è centrata correttamente su principi regolativi ora definitivamente certificati dalle sezioni unite (Cass., sez. U, n. 9451 del 2016), laddove si afferma che, in tema di imposta regionale sulle attività produttive, il presupposto dell’autonoma organizzazione ric