l’Italia è il paese delle proroghe: il Libro Unico del Lavoro telematico diventerà obbligatorio nel 2019 (salvo ulteriori rinvii); ecco un riassunto delle novità sospese
Slitta di un altro anno il LUL telematico, introdotto dal D.Lgs. n. 150/2015 e che avrebbe dovuto entrare in vigore già da 1° gennaio 2017. Con un comma della Legge di Bilancio 2018, la tenuta telematica del Libro Unico del Lavoro presso il Ministero del Lavoro viene prorogata al 1° gennaio 2019. Per le modalità operative di tenuta telematica sarà necessario attendere comunque le istruzioni del MLPS, che dovrà intervenire con apposito Decreto.
Il libro unico del lavoro telematico
Il Decreto Legislativo n. 150/2015 prevedeva all’articolo 15 un importante cambiamento per quanto concerne la tenuta del Libro Unico del Lavoro, cioè il documento riepilogativo di obbligatoria tenuta per i datori di lavoro; l’articolo citato prevedeva infatti che a decorrere dal 1° gennaio 2017 il LUL avrebbe assunto la forma telematica e che la sua tenuta sarebbe stata affidata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tale obbligo però è slittato inizialmente all’anno 2018 – con l’articolo 3, comma 3-quater, del D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (Decreto Milleproroghe), convertito con modificazioni dalla Legge n.