Agosto 2025: oltre 130 scadenze fiscali

Troppe scadenze, troppi adempimenti! Occorre rivedere il calendario delle scadenze del mese di agosto, occorre aiutare gli studi professionali.

Oltre 135 scadenze fiscali operative nel mese di agosto

I calendari ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e del MEF evidenziano oltre 135 scadenze fiscali operative nel mese di agosto: si tratta di un numero incredibile, che testimonia – ancora una volta – la tendenza a concentrare in pochi giorni le principali scadenze di versamento (tendenzialmente entro il 20/8: se si parte dal lunedì 4 agosto per gli Studi Professionali ci sono stati in pratica una quindicina di giorni per predisporre tutti gli adempimenti necessari e contattare i loro clienti). Questa enorme mole di scadenze (e non è che negli altri mesi la situazione sia molto diversa!) è il risultato di una serie di “accumuli” normativi, resi ancor più impattanti dal meccanismo di sospensione dei termini previsto dall’art. 37, comma 11-bis, del D.L. 223/2006 (cosiddetta sospensione feriale dal 1° al 20 agosto). scadenze agosto

Le principali scadenze del periodo

Tra gli adempimenti che ricadono nel mese di agosto e che riguardano direttamente imprese e professionisti (e quindi anche la massa operativa degli studi commerciali), si segnalano a puro titolo di esempio:

  • Versamenti periodici IVA (liquidazioni mensili di giugno e trimestrali del secondo trimestre);
  • Ritenute d’acconto su lavoro dipendente, autonomo e provvigioni;
  • Contributi previdenziali INPS riferiti ai soggetti titolari di partita IVA e ai sostituti d’imposta;
  • Imposta sostitutiva su rivalutazioni TFR (rate annuali);
  • Comunicazione e versamento LIPE del secondo trimestre (anche per contribuenti trimestrali “per opzione”);
  • Versamenti derivanti da Redditi PF/Società di persone/Società di Capitali, per i soggetti che hanno beneficiato del differimento al 31 luglio con maggiorazione 0,40% e che utilizzano il termine del 20 agosto;
  • ISA e contributi INPS correlati, anche in questo caso con effetto “allungato” al 20 agosto.

A questi adempimenti “principali” si affiancano inoltre ulteriori scadenze minori (comunicazioni di dati, ravvedimenti brevi, rideterminazioni, versamenti di imposte sostitutive su opzioni esercitate nel 2024, ecc.), che – singolarmente considerate – hanno impatto ridotto, ma che nel complesso finiscono per saturare ulteriormente l’agenda fiscale.

L’Agenzia Entrate inoltre non chiude per ferie e i dipendenti al lavoro continuano anche in agosto a chiedere ai contribuenti e ai professionisti allo scopo delegati, di presentarsi ai contraddittori su pratiche avviate ad esempio in luglio.

Una precisazione: quando si parla di differimento della scadenza del 31 luglio al 20 agosto, seppur con la maggiorazione dello 0,40%, lo stesso (differimento) è a volte dovuto alle esigenze finanziarie del contribuente ma spesso è dovuto anche alle esigenze degli studi professionali, che sono sommersi dalle scadenze e non riescono a “smarcarle” tutte in tempo, per cui si devono avvalere di qualsiasi opportunità di rinvio. Ci sono troppe scadenze!!! Peraltro è risaputo che gli studi professionali non riescono a reperire personale qualificato perché il tipo di lavoro è difficile da imparare (troppo vasta la sfera operativa) e pertanto non attira; le ragazze ed i ragazzi preferiscono farsi assumere dalle aziende e non dagli studi professionali.

Perché questo accumulo di scadenze fiscali?

Le ragioni della concentrazione possono essere così sintetizzate:

Fattore Effetto
Sospensione feriale (1°-20 agosto) ex art. 37, comma 11-bis, D.L. 223/2006 Traslazione automatica dei termini di versamento e comunicazione al 20/8
Proroga generalizzata dei versamenti del saldo/imposte 2024 (con maggiorazione dello 0,40%) Accodamento al 20/8 degli importi dovuti su Redditi
Struttura ricorrente degli adempimenti periodici (IVA – ritenute – contributi) Generazione “naturale” del carico mensile e del carico trimestrale (2° trimestre)
Ulteriori “micro-scadenze” derivanti dagli ultimi provvedimenti normativi (bonus, imposte sostitutive, opzioni) Impatto marginale sul singolo adempimento ma forte ampliamento del perimetro complessivo

Considerazioni finali

L’accumulo estivo di adempimenti fiscali non rappresenta solo un tema di carico operativo, ma pone anche un problema di efficienza del sistema tributario, soprattutto in una fase in cui si parla con insistenza di semplificazione e “tax compliance”.
La concentrazione di così tante scadenze in un periodo in cui le strutture sono ridotte (ferie, organici ridotti, chiusura parziale delle imprese) rischia di compromettere la qualità degli adempimenti, portando a errori e omissioni involontarie.

Per le imprese e per i professionisti, diventa sempre più importante:

  • introdurre strumenti organizzativi strutturati, anche semplici (planning condivisi, calendario scadenze digitalizzato, reminder automatici);
  • distribuire i carichi nei mesi precedenti, anticipando – laddove possibile – alcuni adempimenti (es. trasmissione LIPE, predisposizione F24 di giugno/luglio);
  • prevedere un “piano ferie” interno che tenga conto della concentrazione di agosto, evitando che tutti i referenti amministrativi siano assenti nello stesso periodo (ma quali sono i periodi in cui ci sono meno scadenze ed è possibile far fare le ferie al personale??).

In prospettiva, sarebbe opportuno che il legislatore – almeno in relazione ad alcuni adempimenti che non hanno natura strettamente periodica – valutasse anche un (parziale) differimento al mese di settembre, in modo da evitare che uno stesso termine assorba contemporaneamente scadenze mensili, trimestrali e annuali. Ma più ancora il legislatore dovrebbe ridurre gli adempimenti, decisamente troppi!

19 agosto 2025

Roberto Pasquini