La figura del rider torna al centro dell’attenzione con nuove indicazioni su inquadramenti contrattuali, obblighi assicurativi e tutele applicabili. L’attività sulle piattaforme digitali assume forme diverse che incidono su diritti, doveri e costi per le imprese. Una panoramica utile per orientarsi in un contesto in continua evoluzione.
Riders e piattaforme digitali: inquadramento, tutele e profili assicurativi
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attesa del recepimento della direttiva UE n. 2024/283, attraverso la circolare del 18 Aprile 2025 ha fornito alcune importanti indicazioni sulle effettive modalità attraverso cui viene resa l’attività lavorativa dei Riders.
Anche l’Inail interviene sui profili assicurativi dei ciclo-fattorini delle piattaforme digitali, i cosiddetti riders, analizzando le tre modalità con cui il lavoratore può svolgere tale attività: lavoro autonomo, lavoro subordinato o collaborazione etero-organizzata.
Nota:si rammenta che in materia di Riders è stata emanata la recente Direttiva (UE) 2024/2831, che dovrà essere recepita entro il 2 dicembre 2026 dagli Stati membri. La Direttiva contiene prescrizioni minime con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme digitali.
Riders: il punto della situazione
Con la nota n. 9 del 18 aprile 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esamina le varie tipologie contrattua